Fonte: Commissione Europea
I flussi cumulativi d’investimenti diretti esteri (FDI) dell’UE verso la Cina negli ultimi 20 anni hanno raggiunto oltre 140 miliardi di euro. Per i FDI cinesi verso l’UE la cifra è di quasi 120 miliardi di euro. I FDI dell’UE in Cina rimangono relativamente modesti rispetto alle dimensioni e al potenziale dell’economia cinese.
Per quanto riguarda gli investimenti, l’accordo globale UE-Cina sugli investimenti (Comprehensive Agreement on Investment – CAI) sarà l’accordo più ambizioso che la Cina abbia mai concluso con un paese terzo. Oltre alle norme contro il trasferimento forzato di tecnologie, il CAI sarà anche il primo accordo a rispettare gli obblighi per il comportamento delle imprese statali, le regole di trasparenza globale per le sovvenzioni e gli impegni relativi allo sviluppo sostenibile.
Il CAI garantirà agli investitori dell’UE un migliore accesso a un mercato di 1.4 miliardi di consumatori in rapida crescita e una migliore concorrenza in Cina. Questo è importante per la competitività globale e la futura crescita dell’industria dell’UE.
Ambiziosa apertura della Cina agli investimenti europei
In primo luogo, il CAI impegna la Cina a liberalizzare gli investimenti degli ultimi 20 anni e, in questo modo, impedisce lo slittamento degli investimenti. Questo rende le condizioni di accesso al mercato per le imprese dell’UE chiare e indipendenti dalle politiche interne della Cina. Inoltre, consente all’UE di ricorrere al meccanismo di risoluzione delle controversie in seno al CAI in caso di violazione degli impegni.
Inoltre, l’UE ha negoziato ulteriori e nuove aperture e impegni per l’accesso al mercato, come l’eliminazione delle restrizioni quantitative, dei massimali di capitale o dei requisiti per le joint venture in una serie di settori. Si tratta di restrizioni che ostacolano gravemente le attività delle nostre società in Cina. Il pacchetto complessivo è molto più ambizioso rispetto a quanto la Cina si fosse impegnata a fare in precedenza.
Da parte dell’UE, il mercato è già aperto e ampiamente impegnato per i settori dei servizi ai sensi dell’Accordo generale sul commercio dei servizi (General Agreement on Trade in Services – GATS). Le attività sensibili dell’UE, ad esempio nel campo dell’energia, dell’agricoltura, della pesca, dell’audiovisivo, dei servizi pubblici, ecc. sono tutte tutelate nel CAI.
Esempi di impegni di accesso al mercato da parte della Cina:
Produzione: La Cina ha assunto impegni globali con esclusioni molto limitate (in particolare, in settori con una notevole sovraccapacità produttiva). In termini di livello di ambizione, ciò corrisponderebbe all’apertura praticata dall’UE. Circa la metà dei FDI dell’UE è nel settore manifatturiero (a esempio, attrezzature per i trasporti e le telecomunicazioni, prodotti chimici, attrezzature sanitarie, ecc.) La Cina non ha assunto impegni di così ampia portata in materia di accesso al mercato con nessun altro partner.
Settore automobilistico: La Cina ha accettato di eliminare e di ridurre gradualmente i requisiti per le joint venture. La Cina s’impegnerà a garantire l’accesso al mercato dei veicoli a energia rinnovabile.
Servizi finanziari: La Cina ha già avviato il processo di graduale liberalizzazione del settore dei servizi finanziari e s’impegnerà a mantenere tale apertura agli investitori dell’UE. Sono stati eliminati i requisiti per le joint venture e i massimali di capitale straniero per il settore bancario, il commercio di titoli e le assicurazioni (compresa la riassicurazione), nonché la gestione degli attivi.
Sanità (ospedali privati): La Cina offrirà una nuova apertura del mercato eliminando i requisiti di joint venture per gli ospedali privati nelle principali città cinesi, tra cui Pechino, Shanghai, Tianjian, Guangzhou e Shenzhen.
R&S (risorse biologiche): La Cina non si è mai impegnata in precedenza ad aprire agli investimenti stranieri in R&S nel settore delle risorse biologiche. La Cina ha accettato di non introdurre nuove restrizioni e di concedere all’UE l’eliminazione delle restrizioni in questo settore che potrebbero verificarsi in futuro.
Servizi di telecomunicazione/cloud: La Cina ha accettato di abolire il divieto d’investimento per i servizi cloud. Essi saranno ora aperti agli investitori dell’UE con un limite massimo di capitale del 50%.
Servizi informatici: La Cina ha accettato di vincolare l’accesso al mercato dei servizi informatici – un miglioramento significativo rispetto alla situazione attuale. Inoltre, la Cina includerà una clausola di “neutralità tecnologica”, che garantirà che i limiti azionari imposti per i servizi di telecomunicazione a valore aggiunto non saranno applicati ad altri servizi come quelli finanziari, logistici, medici, ecc. se offerti online.
Trasporto marittimo internazionale: La Cina permetterà d’investire nelle relative attività ausiliarie terrestri, consentendo alle aziende dell’UE d’investire senza restrizioni nella movimentazione dei carichi, nei depositi e nelle stazioni di container, nelle agenzie marittime, ecc. Ciò consentirà alle società dell’UE di organizzare una gamma completa di trasporti multimodali door-to-door, compresa la tratta nazionale del trasporto marittimo internazionale.
Servizi connessi al trasporto aereo: Sebbene il CAI non si occupi dei diritti di traffico perché sono soggetti ad accordi separati in materia di trasporto aereo, la Cina si aprirà nei settori chiave dei sistemi telematici di prenotazione, dei servizi di assistenza a terra e dei servizi di vendita e marketing. La Cina ha inoltre eliminato il requisito del capitale minimo per il noleggio e il leasing di aeromobili senza equipaggio, superando il GATS.
Servizi alle imprese: La Cina eliminerà i requisiti di joint venture nei servizi immobiliari, nei servizi di noleggio e leasing, nella riparazione e manutenzione per il trasporto, nella pubblicità, nelle ricerche di mercato, nella consulenza gestionale, nei servizi di traduzione, ecc.
Servizi ambientali: La Cina eliminerà i requisiti delle joint venture nei servizi ambientali come fognature, abbattimento del rumore, smaltimento dei rifiuti solidi, pulizia dei gas di scarico, protezione della natura e del paesaggio, servizi igienici e altri servizi ambientali.
Servizi di costruzione: La Cina eliminerà le limitazioni di progetto attualmente riservate nei suoi impegni GATS.
Dipendenti di investitori UE: I manager e gli specialisti delle aziende dell’UE potranno lavorare fino a tre anni nelle filiali cinesi, senza restrizioni come test sul mercato del lavoro o quote. I rappresentanti degli investitori dell’UE potranno visitare liberamente le filiali prima di effettuare un investimento.
Migliorare la parità di condizioni – rendere gli investimenti più equi
Imprese statali (SOE) – Le SOE cinesi contribuiscono a circa il 30% del PIL del Paese. Il CAI mira a disciplinare il comportamento delle aziende di Stato, richiedendo loro di agire in base a considerazioni commerciali e di non operare discriminazioni negli acquisti e nelle vendite di beni o servizi. È importante sottolineare che la Cina s’impegna anche a fornire, su richiesta, informazioni specifiche che consentano di valutare se il comportamento di una specifica impresa è conforme agli obblighi del CAI. Se il problema rimane irrisolto, si può ricorrere alla risoluzione delle controversie ai sensi del CAI.
Trasparenza nelle sovvenzioni – Il CAI colma un’importante lacuna del regolamento dell’OMC, imponendo obblighi di trasparenza sulle sovvenzioni nei settori dei servizi. Inoltre, il CAI obbliga la Cina ad avviare consultazioni per fornire ulteriori informazioni sulle sovvenzioni che potrebbero avere un effetto negativo sugli interessi d’investimento dell’UE. La Cina è inoltre obbligata ad avviare consultazioni per cercare di affrontare tali effetti negativi.
Trasferimento forzato di tecnologia – Il CAI stabilisce regole molto chiare contro il trasferimento forzato di tecnologia. Le disposizioni consistono nel divieto di diversi tipi di requisiti d’investimento che impongono il trasferimento forzato di tecnologia, come a esempio i requisiti per il trasferimento di tecnologia a un partner di joint venture, come pure vieta d’interferire nella libertà contrattuale nella concessione di licenze tecnologiche. Queste norme comprendono anche discipline sulla protezione delle informazioni commerciali riservate raccolte dagli organi amministrativi (a esempio nel processo di certificazione di un bene o di un servizio) dalla divulgazione non autorizzata. Le regole concordate migliorano in modo significativo le discipline dell’OMC.
Definizione di standard, autorizzazioni, trasparenza – L’accordo copre altre richieste di lunga data dell’industria dell’UE. La Cina fornirà pari accesso agli organismi di definizione degli standard per le nostre aziende. La Cina aumenterà inoltre la trasparenza, la prevedibilità e l’equità delle autorizzazioni. Il CAI includerà norme di trasparenza per le misure regolamentari e amministrative volte a migliorare la certezza del diritto e la prevedibilità, nonché l’equità procedurale e il diritto al controllo giurisdizionale, anche nei casi di concorrenza.
Integrare lo sviluppo sostenibile nei nostri rapporti d’investimento
A differenza di altri accordi conclusi dalla Cina, il CAI vincola le parti a un rapporto d’investimento basato sui valori, fondato su principi di sviluppo sostenibile. Le disposizioni in materia sono soggette a un meccanismo di attuazione specifico per affrontare le differenze con un elevato grado di trasparenza e di partecipazione della società civile.
La Cina s’impegna, nei settori del lavoro e dell’ambiente, a non abbassare gli standard di protezione per attirare gli investimenti, a non utilizzare gli standard del lavoro e dell’ambiente a fini protezionistici, nonché a rispettare gli obblighi internazionali previsti dai trattati in materia. La Cina sosterrà l’adozione della responsabilità sociale delle imprese da parte delle sue società.
È importante sottolineare che il CAI comprende anche impegni in materia di ambiente e clima, tra cui l’effettiva attuazione dell’Accordo di Parigi sul clima.
La Cina s’impegna inoltre a lavorare per la ratifica delle convenzioni fondamentali ILO (Organizzazione Internazionale del Lavoro) in sospeso e assume impegni specifici in relazione alle due convenzioni fondamentali ILO sul lavoro forzato che non ha ancora ratificato.
Monitoraggio dell’attuazione e risoluzione delle controversie
Nel CAI, la Cina accetta un meccanismo di applicazione (state-to-state dispute settlement) analogo a quello dei nostri accordi commerciali.
A questo si affiancherà un meccanismo di monitoraggio in fase precontenziosa stabilito a livello politico, che ci permetterà di sollevare i problemi man mano che si presentino (anche attraverso una procedura d’urgenza).