Traduzione dall’edizione on-line del numero del 26 settembre 2013 di “O Avante”, settimanale del Partito Comunista Portoghese sugli avvenimenti di questi giorni in Grecia.
Migliaia di persone hanno sfilato nelle ultime settimane in varie città della Grecia contro l’austerità e contro gli attacchi dei banditi nazisti di “Alba Dorata”, i cui legami con il grande capitale divengono sempre più evidenti.
Nella notte del 12 settembre, un gruppo di 50 membri di Alba Dorata si è abbattuto su una ventina di comunisti e attivisti sindacali che si erano radunati, nella zona di Perama, vicino al porto del Pireo, per attaccare i manifesti della 39° Festival «Odigitis», organizzato tutti gli anni dalla gioventù comunista.
Sono piombati di sorpresa in moto e macchine, mostravano i simboli del partito nazista ed erano armati di bastoni di legno con dei chiodi conficcati sulla punta e piedi di porco.
In seguito all’attacco criminoso, nove militanti comunisti sono rimasti feriti e sono stati ricoverati in ospedale. Tra di essi c’è il presidente del sindacato dei metalmeccanici del Pireo, Sotiris Poulikogiannis, e altri dirigenti sindacali.
Il giorno seguente, migliaia di persone hanno sfilato ad Atene in protesta contro le azioni fasciste, che hanno beneficiato di una scandalosa copertura da parte delle autorità. Dei 25 fermati dalla polizia, nessuno è stato accusato per l’aggressione. Testimoni presenti nel luogo dell’attacco hanno constatato che gli agenti di polizia chiamati ad intervenire hanno permesso agli aggressori di fuggire per le vie adiacenti.
Già questo agosto alcuni deputati neonazisti avevano proferito minacce contro militanti comunisti e membri del PAME (Fronte Militante di Tutti i Lavoratori) nel cantiere navale di Perama.
Nella notte del 14 settembre, intervenendo nel comizio di chiusura del Festival «Odigitis» a Salonicco, il segretario generale del Partito comunista greco, Dimitris Koutsoumpas, ha sottolineato che “la sporcizia del sistema si mostra nel volto nero dei nazisti di Alba Dorata”.
“L’attacco mafioso e codardo a Perama contro i membri del KKE e contro attivisti sindacali del settore delle costruzioni navali conferma quello che già si sapeva: Alba Dorata è un lacchè, uno strumento del grande capitale. Sono già molti anni che gli armatori e altri grandi capitalisti hanno di mira i sindacati di classe della costruzione navale e, in generale, il PAME. Sono loro che alimentano Alba Dorata, a Perama come in altre località, con l’obiettivo di organizzare brigate di assalto non solo contro gli immigrati, ma anche contro gli operai, contro la lotta del popolo.”
Il segretario generale del KKE ha esortato la gioventù e il popolo “a isolare i fascisti in ogni luogo di lavoro, in ogni scuola e strada.”
Nella mattinata del 18 un membro di Alba Dorata ha perpetrato un nuovo crimine, accoltellando fino alla morte il trentaquattrenne cantante antifascista Pavlos Fyssas.