La formazione morale dei comunisti

Una morale nuova e superiore

di Álvaro Cunhal

CunhalEssere comunisti non consiste solo nell’avere un obiettivo politico e nel lottare per la sua realizzazione. Essere comunisti non è solo un modo d’agire politicamente. È un modo di pensare, di sentire e di vivere. E ciò significa che i comunisti non soltanto hanno degli obiettivi politici e sociali, non soltanto hanno un’ideologia e un ideale di trasformazione della società, ma hanno anche una propria morale, differente e superiore rispetto alla morale della borghesia.

La morale comunista si fonda su una base oggettiva che determina la sua natura di classe.

Di fatto, la base materiale della morale comunista sono le condizioni di lavoro e di vita del proletariato, la sua lotta contro il capitale e, dopo la rivoluzione socialista vittoriosa, la società liberata dallo sfruttamento dell’uomo sull’uomo.

La morale comunista integra dei principi ereditati dal patrimonio etico del passato. Ma ciò che la caratterizza e che costituisce la sua differenza sono i principi che risultano dalla natura, dagli obiettivi e dalla missione storica del proletariato.

La coesione, la solidarietà, l’aiuto reciproco, l’abnegazione, la generosità, la combattività, la determinazione, la capacità di sacrificio, la disciplina, la fiducia in se stessi e nel futuro, sono elementi etici risultanti dalle condizioni stesse del lavoro e della vita della classe operaia, dai suoi obiettivi e dalla sua lotta.

La morale proletaria e comunista si è sviluppata e continua a svilupparsi con l’avanzata della lotta di classe e l’evoluzione sociale. Spontanea e istintiva – prima della creazione del socialismo scientifico. Formulata, sistematizzata, epurata degli elementi estranei e avversi – dal marxismo. Incarnata, istituzionalizzata in principi di condotta e trasformata in uno strumento d’influenza tra la classe e le masse – dai partiti comunisti. Arricchita con la nuova realtà e come una delle basi della creazione dell’uomo nuovo – dalla costruzione del socialismo.

Nel corso di tutte queste fasi, la morale comunista ha conservato sempre la sua radice e la sua natura di classe – classe alla quale spetta il ruolo determinante della trasformazione sociale nell’epoca storica in cui viviamo.

La morale comunista subisce l’influenza creatrice e formatrice dell’ideale politico e della pratica rivoluzionaria.

La missione storica del proletariato, la lotta contro lo sfruttamento e l’oppressione, contro il parassitismo e le ingiustizie sociali, per l’uguaglianza tra gli esseri umani indipendentemente dal sesso, dalla nazionalità e dalla razza, le vittorie e realizzazioni nella costruzione del socialismo, le esigenze e i sacrifici che pone ai militanti la pratica rivoluzionaria, esercitano una possente influenza sulla formazione delle concezioni morali, accentuando i tratti di generosità, devozione, imparzialità, rispetto degli altri, rispetto della verità, coraggio, sacrificio, eroismo.

Mentre il capitalismo, l’imperialismo, lo sciovinismo, il colonialismo, il neocolonialismo, il razzismo si traducono sul piano morale in concezioni e sentimenti di egoismo, rapacità, dominazione illegittima, disprezzo per il prossimo – la causa operaia ispira concezioni e sentimenti di generosità, fratellanza, solidarietà, amore per l’essere umano.

L’ideale politico comunista è l’ispiratore di una morale superiore. La pratica rivoluzionaria dei comunisti è una scuola di educazione morale elevata e di formazione del carattere.

La morale comunista incontra nel Partito il fattore soggettivo che la trasforma in un elemento capitale di educazione e formazione del militante e dell’essere umano.

L’orientamento politico, i principi organici, l’azione quotidiana e la politica di quadri sono elementi della formazione morale dei militanti.

Non solo come compito interno. Incombe ugualmente al Partito di portare la morale proletaria e comunista alle masse più vaste. D’un lato, con la forza dell’esempio morale, che costituisce un elemento capitale per l’attrazione, la capacità di convincere e l’influenza politica. D’altro lato, con il lavoro di formazione e di educazione.

Il riconoscimento della superiorità morale del Partito è uno dei criteri più solidi del successo della sua azione come avanguardia. La trasformazione della determinazione e dell’eroismo dell’avanguardia in un fenomeno di massa, come si è prodotta nella rivoluzione portoghese, è uno dei criteri più solidi di tutte le vere rivoluzioni e del ruolo che vi svolge il Partito.

Questa opposizione profonda, che si mostra in piena luce nella vita economica, sociale e politica, tra l’amoralità delle forze reazionarie e la morale dei comunisti, agisce come un fattore importante di discredito delle prime e di crescente fiducia nel Partito.

Quali principi della sfera morale si possono ritrovare nei fenomeni economici e sociali della politica di recupero capitalista, latifondista e imperialista?

Si può ritrovarvi l’odio nei confronti dei lavoratori e del popolo, l’abuso di potere, l’arbitrio nelle decisioni, l’egoismo e l’individualismo forsennati, il diktat dell’aggravamento dello sfruttamento e delle condizioni di vita, l’utilizzo delle alte cariche pubbliche per l’arricchimento personale, il soddisfacimento di ambizioni personali a discapito del bene comune, l’incitazione alla violenza, la propaganda di guerra, la menzogna, la falsità, l’ipocrisia, la rapacità, la venalità, la manipolazione dell’opinione pubblica, la mancanza completa di scrupoli, le frodi, la corruzione – in breve, la degradazione civica e morale, che accompagna la degradazione della politica e della vita economica e sociale, provocata dal processo controrivoluzionario.

E quali sono i principi morali che discendono dalla politica, dall’azione quotidiana e dalle grandi linee della vita interna del Partito comunista?

L’amore per il popolo, la devozione al servizio dei suoi interessi, diritti e aspirazioni, il rifiuto dello sfruttamento e dell’oppressione dell’uomo sull’uomo, l’abnegazione personale, il coraggio, l’onestà, il lavoro votato al bene comune, la verità nell’analisi dei fatti e nell’informazione, il lavoro educativo per il perfezionamento del carattere, la preoccupazione di una condotta politica, civica e personale ispirata dai principi morali elevati che hanno al centro il rispetto per l’essere umano.

La morale dei comunisti è parte integrante della forza rivoluzionaria del Partito. Essa interviene come forza materiale nel processo di lotta emancipatrice e di trasformazione della società. Essa è in pari tempo un elemento integrante della trasformazione dell’Uomo stesso.

Come la lucidità politica, la forza morale dei comunisti è un fattore determinante della loro influenza tra la classe operaia e tra le masse, del loro ruolo reale di avanguardia, della loro capacità di dirigere la lotta per trasformare la società.

Testo tratto da O partido com paredes de vidro

Traduzione di Alessio Arena

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