Un grazie a tutti i compagni dei Giovani Comunisti e del PRC che hanno reso possibile lo spezzone di ieri – bello, rivoluzionario, determinato – per il Primo Maggio, contro il furto legalizzato di Expo ai danni della collettività.
Ringraziamo in particolare per l’appoggio determinante i Giovani Comunisti-e Bologna, con i quali speriamo di aumentare la collaborazione in futuro.
Il copione mediatico di queste ore per delegittimare la protesta era già scritto.
Ma la necessità di contrastare questi gruppi e impedire queste azioni teppistiche fine a se stesse è cosa che riguarda il movimento stesso nel suo insieme, che ancora una volta non è stato in grado di autodifendersi.
Di certo non accettiamo lezioni dai servi di un sistema sociale fondato sulla violenza, sullo sfruttamento dell’uomo sull’uomo, sulla miseria della maggioranza della popolazione mondiale, fondato sulla guerra e sul terrorismo di Stato.
Non accettiamo lezioni da chi – per tornare in tema – si ingrassa quotidianamente con appalti e mazzette, da chi devasta il territorio e si arricchisce ai danni della maggioranza della popolazione.
E non accettiamo lezioni da una giunta comunale che nulla ha fatto – al di là delle parole – perché Expo non diventasse una manna per la mafia e una vetrina per le peggiori multinazionali.
Questa è la vera violenza da estirpare, la violenza di un sistema parassitario che sta distruggendo l’Italia e il mondo e contro cui siamo sempre più determinati a lottare, in ogni luogo di lavoro, in ogni scuola, in ogni conflitto popolare.
Il Coordinamento dei Giovani Comunisti di Milano