A distanza di due mesi dal primo sciopero proclamato per la difesa dell’attuale CIA e nonostante la disponibilità alla lotta dei lavoratori, siamo riusciti ad organizzare un solo sciopero nazionale coordinato. Ad ogni assemblea ci veniva chiesto di aspettare l’incontro successivo prima di mettere in campo serie azioni di lotta. Ci veniva assicurato che il tempo per la mobilitazione sarebbe arrivato. Tutto ciò fino all’incontro del 29 a seguito del quale, con un repentino cambio di posizione, si è chiesto ai lavoratori la licenza per trattare.
Riteniamo che in questi mesi sia mancata, e manchi tuttora, consequenzialità tra la volontà dichiarata di intransigenza alle trattative al ribasso ed i fatti che avrebbero poi dovuto sostenere e supportare questa volontà.
Felici dello sciopero di oggi, speriamo che anche nel territorio milanese l’atteggiamento dei sindacati confederali possa cambiare. Le iscritte, gli iscritti ed i delegati dell’USB parteciperanno e sosterranno tutte le future lotte, a patto che questo sciopero segni uno spartiacque che devi la lotta nella direzione delle istanze dei lavoratori tutti: non si accettano trattative al ribasso, non si cede fintanto che le nostre energie e le nostre risorse ce lo permetteranno, le mobilitazioni dovranno avere respiro nazionale e coordinato.
Ikea da sola, unilateralmente, non può peggiorare le condizioni dei lavoratori e/o cambiare la busta paga. Questo è specificato a chiare lettere al punto 2 dell’attuale Contratto Integrativo.
Essa può cambiare le carte in tavola solo col benestare di un sindacato che firmi nuovi accordi. La data del 1° di settembre non può quindi rappresentare la spada di Damocle alla quale dobbiamo per forza sottostare.
I lavoratori e le lavoratici dei 21 negozi devono ora decidere che fare, senza capi e in quanto collettività pensante. Le risposte dei colleghi di molti negozi dimostrano una volontà di resistenza che ci riempie di speranza e di orgoglio.
E’ utile creare un coordinamento di lavoratori, delegati e sindacati per la difesa delle condizioni esistenti. Proponiamo a tal fine un incontro tra fine agosto e i primi di settembre (anche on line vista la diffusione territoriale) e la preparazione delle assemblee in tutti i luoghi di lavoro per decidere democraticamente:
1 – che obiettivi darsi in vista della presentazione di una nuova piattaforma
2 – proporre una delegazione trattante allargata, non comprensiva del solo sindacalismo confederale
3 – quali azioni di lotta mettere in campo
Ribadiamo inoltre che d’ora in poi le iniziative di lotta dovranno avere un respiro nazionale. E’ solo con l’unità di tutti i lavoratori che possiamo tentare la sfida al gigante svedese. Consideriamo le sole iniziative territoriali troppo deboli e inefficaci.
Per resistere contro la disdetta IKEA degli accordi abbiamo bisogno di unità, coordinazione, democrazia e chiarezza tra noi e nei rapporti con le rappresentanze sindacali.
CHI LOTTA PUO’ PERDERE, CHI NON LOTTA HA GIA’ PERSO! (Ernesto ”Che” Guevara de la Serna)
USB IKEA CARUGATE
USB IKEA CORSICO