Picchiati, alcuni feriti e portati in commissariato. Sono i 45 lavoratori del Penny Market di Desenzano del Garda in sciopero e presidio da 4 giorni. La trama è quella di un film già visto troppe volte: appalti, cooperativa, arroganza padronale, accordi non rispettati e violenza delle forze dell’ordine che sgomberano la resistenza passiva dei lavoratori della catena commerciale italo tedesca (Esselunga con REWE).
La sede di Desenzano del Garda serve 57 punti vendita in tutta Italia. I facchini, organizzati dal sindacato autonomo Si.Cobas e sostenuti dai compagni del CS Magazzino47 di Brescia e del Centro Sociale Zanzanù lavorano anche per 220 ore al mese e con contratti più bassi del loro livello professionale perdendo così 400 euro al mese.
Gli operai chiedevano alla cooperativa che li ha assunti, la Servizi Associati, a cui Penny ha appaltato i servizi di carico, scarico e logistica, un adeguamento salariale con scatti di anzianità, il riconoscimento delle ore di straordinario e i giorni di riposo garantiti durante le festività. La risposta è stata la violenza delle forze dell’ordine.
FRONTE POPOLARE SOSTIENE LA LOTTA DEI LAVORATORI, SOSTIENE LA RESISTENZA CONTRO L’ARROGANZA PADRONALE.