Comunicato della Cellula di Fronte Popolare Lodi – “Ettore Archinti”
Abbiamo portato i nostri progetti e le nostre ambizioni anche a Lodi.
In costante coordinamento con la sezione milanese, ad un anno dalla sua nascita, Fronte Popolare inizia il suo cammino in questa città e nel suo circondario con la progettualità e l’entusiasmo che contraddistingue il suo impegno di organizzazione comunista, decisa a voler incidere nella vita di lavoratori e studenti, problematizzandone i ruoli, proponendone lo sviluppo di attività collettive che ne facciano i veri protagonisti della vita civica, promotori di una comunità viva, accogliente, socialmente inclusiva, culturalmente d’avanguardia.
Vogliamo farlo ispirandoci ad un’eminente figura della storia cittadina, Ettore Archinti, sindaco socialista nel 1920, la cui cui vicenda umana e politica fu animata e contrassegnata dal tenace perseguimento dell’ideale di una vita libera e dignitosa per tutti.
Anche qui continueremo a sviluppare la nostra idea di una società di eguali dove non abbiano cittadinanza alcuna sfruttamento e prevaricazione. Una società dove le istituzioni che strutturano la vita municipale si adoperino con scrupolo e costanza ad assicurare le condizioni indispensabili per il libero sviluppo dell’individuo, per la fruizione dei servizi fondamentali, per una agevole partecipazione alle attività collettive.
La nostra attività mirerà a coniugare le spinte migliori della classe proletaria provenienti dall’attivismo politico a noi affine, dal sindacalismo conflittuale, dall’associazionismo culturale, dal neo-mutualismo e dall’auto-organizzazione popolare. Ci poniamo come attori partecipi ad un grande movimento molecolare, in grado di riuscire a fare esprimere in questa città la corretta soggettività politico-ideologica che le classi popolari di questa città richiedono
Nella Lodi che vogliamo per i nostri concittadini pretendiamo la libera circolazione delle idee, la condivisione degli spazi, la valorizzazione in senso popolare delle qualità urbanistiche come delle virtù naturali che compongono il milieu di questo splendido territorio.
Come presupposto per queste condizioni, obiettivi realizzabili ma non scontati, è necessaria e indispensabile una società aperta, solidale, che consenta ad ognuno di potersi inserire nel tessuto urbano di attività connettive, lavorative e sociali, senza dover scavalcare barricate pregiudiziali, egoistiche; una società che sappia tener in debito conto minoranza e diversità come patrimonio prezioso d’una comunità dinamica, che trovi instancabilmente in se stessa le risorse per riuscire ad essere un luogo “dove sia bello vivere”, ma a trecentosessanta gradi, per tutti, senza distinzioni civiche, sociali, anagrafiche o fisiche.
Ecco quindi che la città da costruire vuol dire per noi comunisti comporre col giusto impasto il mattone di una società ideale, quella libera dal fascismo dei padroni e dei loro servi. Edifichiamola insieme!
Vi invitiamo a celebrare con noi l’inizio di un nuovo capitolo di Lavoro e di Lotta. Vi diamo appuntamento al Caffè Letterario di via Fanfulla a Lodi, alle ore 19,00.