Milano: FP al fianco degli operai in lotta della INNSE di Lambrate

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Nelle mattinate di lunedì 28 e martedì 29 novembre, i militanti di Fronte Popolare hanno preso parte a Milano ai presidi organizzati dagli operai della INNSE di Lambrate contro la decisione della direzione aziendale di smontare alcuni macchinari industriali considerati dalla RSU fondamentali per la prosecuzione dell’attività produttiva.

La INNSE è quel che resta del grande e storico insediamento della Innocenti, smembrata e smantellata nell’ambito del processo di deindustrializzazione che, dagli anni ’80 a oggi, ha privato il capoluogo lombardo di gran parte del suo apparato industriale pesante, in particolare nel settore siderurgico e metalmeccanico. Sin dai primi anni 2000 INNSE, che produce macchinari industriali, è stata oggetto di ripetuti tentativi di smantellamento, culminati nel 2008-2009 con una lunga vertenza che ha visto, nell’agosto del 2009, la vittoria operaia con il subentro del nuovo proprietario, il gruppo Camozzi di Brescia, al quale area, capannoni e macchinari sono stati ceduti a prezzo simbolico, in cambio della garanzia della salvaguardia dell’insediamento produttivo e dei livelli occupazionali.

A quasi 8 anni di distanza, gli operai denunciano oggi un nuovo, strisciante progetto di dismissione e si oppongono per questo allo smantellamento dei macchinari, presentato dalla direzione aziendale come conseguenza di un piano di riconversione e rilancio di INNSE giudicato dalla RSU come fittizio e inconsistente.

Negli ultimi mesi la tensione in fabbrica è cresciuta, con il moltiplicarsi delle iniziative di protesta degli operai cui hanno fatto riscontro provvedimenti disciplinari da parte padronale. Gli operai hanno infine fatto appello al sostegno e alla solidarietà dei settori attivi della popolazione milanese . Nelle mattinate di ieri e oggi, hanno dato vita a uno sciopero e, sin dalle 6 del mattino, a un presidio volto a manifestare la loro ferma volontà d’impedire lo smontaggio dei macchinari. Nella giornata di ieri la tensione è salita, con l’intervento della DIGOS e la minaccia di schierare reparti antisommossa contro il presidio operaio. Oggi però è arrivata la vittoria, dopo una trattativa mediata dall’autorità pubblica: le alesatrici non verranno smantellate e si procederà solo alla rimozione di alcuni macchinari obsoleti.

Il livello di guardia rimane comunque alto. Fronte Popolare invita a moltiplicare il sostegno a una compagine operaia, quella dell’INNSE, che ha sempre saputo porsi in prima linea nell’affermare il ruolo di avanguardia della classe operaia nella lotta per la dignità del lavoro e contro la dismissione a fini speculativi dell’apparato produttivo milanese.

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