Riprendiamoci il futuro – Milano, 04/02: i saluti del Workers World Party USA (in italiano e inglese)

16266209_968696816598296_3466963663123812807_nSaluti ai compagni italiani di Fronte Popolare e alle altre organizzazioni partecipanti all’incontro del 4 febbraio 2017 a Milano per discutere della ricostruzione di un partito comunista in Italia.

Chi di noi ha familiarità con la storia eroica della classe lavoratrice in Italia, non può che mandare i propri più calorosi saluti e auguri per il vostro lavoro. Come avete esplicitato nel vostro appello del 24 novembre 2016, la classe lavoratrice in Italia ha di fronte a sé una crisi economica unita a un semi-collasso del vecchio sistema politico. Quindi i lavoratori hanno di fronte una sfida che può essere vinta solo con un partito solido e determinato della classe lavoratrice. Questo partito deve essere pronto a lottare non solo contro il solito nemico democratico-borghese – che è al servizio dell’imperialismo – ma anche a combattere contro elementi della classe dominante sempre più autoritari.
Piuttosto che discutere della situazione in Italia, che voi comprendete molto meglio di noi, preferiamo sottolinare che anche noi stiamo affrontanto una simile situazione. Anzi, una crisi che si sta sviluppando ancora più rapidamente che in Italia o Europa. Invece che i “soliti” politici imperialisti e neo-liberali che caratterizzano sia il partito Democratico che quello Repubblicano, abbiamo di fronte qualcosa di nuovo.

L’inattesa vittoria elettorale di Donald Trump significa che ora l’amministratore delegato dell’imperialismo statunitense è uno che assomma le caratteristiche peggiori di Silvio Berlusconi e Marine Le Pen. Qualcuno pensava che portasse avanti il suo sfacciato programma reazionario solo per guadagnare voti. No, nella prima settimana ha dimostrato che fa sul serio.
Ha attaccato il Messico, la Cina, I diritti delle donne, gli islamici, i rifugiati e i lavoratori in generale. Nessuno deve farsi illusioni sul fatto che la sua elezione riduca i pericoli di guerra – in ogni arena.

I suoi rapidi attacchi senza alcuna concessione, però, hanno risvegliato una risposta di massa che non si vedeva negli Usa da decenni. Anche se esistono delle evidenti contraddizioni in questo nuovo movimento, le proteste hanno portato milioni di persone nelle strade il 21 gennaio. Le questioni principali [sollevate] erano tutte progressiste. Poi la settimana successiva una difesa di massa dei rifugiati ha mostrato una forte resistenza all’islamofobia.

Tra i giovani qui si registra un improvviso interesse in tutto ciò che riguarda il Marxismo, dopo 25 anni di stagnazione e regressione su questo fronte. Ci aspettiamo che lo stesso accada presto in Italia e che il vostro lavoro per uno sforzo unitario abbia successo.

John Catalinotto e Berta Joubert-Ceci

International Department, Workers World Party/Partido Mundo Obrero

31 gennaio 2017

* * *

Greetings to the comrades of the Popular Front (Fronte Popolare) in Italy and to the other organizations participating in the February 4, 2017 meeting in Milano to discuss the reformation of a communist party in Italy.

For those of us familiar with the heroic history of the working class in Italy, we can only send our greetings and best wishes for your work this February 4. As you make clear in your appeal of November 24, 2016, the working class in Italy faces an economic crisis combined with a near collapse of the old political system. Thus the workers face a challenge that can only be overcome with a solid and determined working-class party. This party must be ready to struggle not only against the usual bourgeois-democratic enemy – which is at the service of imperialism – but ready to combat more authoritarian ruling-class elements.

Rather than discuss the situation in Italy, which you comrades understand much better than we do, we would rather underline that we too are facing a similar situation. No, actually a crisis that is developing even more rapidly than the one in Italy and Europe. Rather than confronting the “usual” imperialist and neo-liberal politicians that typify both the Democratic and Republican parties, we face something new.

The unexpected electoral victory of Donald Trump means that the CEO of U.S. imperialism is someone who combines the worst characteristics of Silvio Berlusconi and Marine Le Pen. Some people thought he might have only pushed his blatant reactionary program to gain votes. No, in the first week in office he has shown that he meant every word. He has attacked Mexico, China, women’s rights, Muslims, refugees and workers in general. No one should have illusions that his election will reduce the danger of war – in any arena.

His rapid attacks without any concession, however, have aroused a mass response unseen in the U.S. for decades. Though contradictions exist in this new movement, demonstrations brought millions into the streets on January 21. The major issues were all progressive. Then the next week a mass defense of Muslim refugees showed strong resistance to Islamophobia.

Among young people here there is a sudden interest in all things Marxist after 25 years of stagnation and regression on that front. We expect that this is happening too in Italy – or will soon happen – and your work for a united effort will lead to success.

Long live proletarian internationalism! Down with NATO! Down with U.S. imperialism!

John Catalinotto and Berta Joubert-Ceci

International Department, Workers World Party/Partido Mundo Obrero

January 31, 2017

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