Il nostro 8 Marzo: per la sezione milanese è un appuntamento prezioso di incontro con gli abitanti del quartiere, dopo un anno che ve ne stanno in mezzo, tra i bar, i marciapiedi, le stazioni, le luci e la frenesia del traffico. Un anno che pratichiamo il nostro quotidiano femminismo, una lotta dei comunisti che parte da molto lontano. Un femminismo che smaschera la natura eminentemente predatoria del capitalismo, un femminismo che racconta l’a-b-c della prevaricazione, che impera nelle macro-relazioni sociali poiché si fonda su elementari assoggettamenti, che, nel caso dei rapporti di genere, il sistema culturale droga con una liberazione sessuale che mercifica il corpo, e ancora discioglie la società nel pulviscolo dell’autocompiacimento individualista. Noi comunisti non accettiamo e non accetteremo mai la riduzione dell’8 marzo a un siparietto del pietismo e della trivialità.