Catalogna: unità dei lavoratori di tutte le nazionalità dello Stato spagnolo contro Rajoy e UE; per un referendum che garantisca diritto all’autodeterminazione e piena partecipazione popolare

Risoluzione della Commissione Politica Centrale di Fronte Popolare

Fronte Popolare esprime la più netta e radicale condanna nei confronti delle iniziative repressive assunte dal governo spagnolo presieduto da Mariano Rajoy contro le istituzioni e il diritto all’autodeterminazione del popolo catalano. Di fronte all’esaurimento del modello costituzionale spagnolo del ’78, eredità di un processo di transizione gravemente viziato dalla continuità degli apparati dello Stato fascista, il Partito Popolare dimostra una volta di più di essere l’interprete delle pulsioni autoritarie degli eredi della dittatura.

Il popolo catalano chiede a stragrande maggioranza di poter esercitare il diritto di decidere del proprio destino come nazionalità libera. Tale diritto non può essere negato a nessun popolo e corrisponde ad aspirazioni di natura politica che non si possono cancellare né dalle aule dei tribunali, né tantomeno tramite il dispiegamento degli apparati repressivi di polizia.

Fronte Popolare condanna altresì la repressione che si è abbattuta contro manifestazioni e incontri a sostegno dell’autodeterminazione del popolo catalano, organizzate dalla sinistra nelle città di Valencia, Madrid, Gijón, Bilbao, Vitoria e Saragozza. Risulta evidente come la repressione orchestrata dal governo del PP non miri tanto alla difesa dell’unità dello Stato – minata proprio dalla repressione stessa -, quanto piuttosto dello status quo uscito dalla transizione del 1977-78.

Fronte Popolare prende altresì le distanze dall’impostazione neoliberista ed europeista che guida i settori maggioritari della coalizione di governo indipendentista della Catalogna, di chiara estrazione borghese. Chiediamo con forza che al popolo catalano, e in particolare alle classi lavoratrici, venga garantito lo svolgimento di un referendum il cui quesito sia rappresentativo di tutte le opzioni politiche che vivono nella società catalana e che ne esprimono le differenti aspirazioni, in un quadro di piena garanzia democratica e di totale inclusione.

Perché le legittime aspirazioni di tutte le nazionalità oppresse non diventino uno strumento utile alle oligarchie capitaliste rappresentate dall’Unione Europea per accrescere ulteriormente il proprio dominio sui popoli del continente e frammentare ogni possibile resistenza rappresentata dalle varie unità nazionali, riteniamo che per le classi lavoratrici catalane sia fondamentale sviluppare e rafforzare il legame di solidarietà di classe con le lavoratrici e i lavoratori di tutte le nazionalità che compongono lo Stato spagnolo, in una prospettiva di unità di classe al di là delle diversità nazionali che faccia della Catalogna del futuro non una provincia sotto il tallone dell’UE, dell’imperialismo atlantico e delle istituzioni finanziarie del Capitale, ma un elemento capace d’inserirsi e rivendicare pienamente l’eredità eroica del repubblicanesimo spagnolo e tradurla nella lotta comune di tutti i popoli dello Stato spagnolo per la giustizia sociale, la liberazione da ogni forma di oppressione, il socialismo.

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