Riceviamo e trasmettiamo con convinzione dall’Indonesia una richiesta di solidarietà da parte dell’Alleanza dei Movimenti per la Riforma Agraria (AGRA). AGRA nasce nel 2004 come rete unitaria delle organizzazioni contadine indonesiane in lotta per la riforma agraria e oggi conta più di 250 mila membri. L’AGRA lotta per la sicurezza e la sovranità alimentare, attraverso la lotta per una ridistribuzione delle terre, per l’accesso al credito e al mercato da parte dei piccoli coltivatori. Dopo la promozione di una riforma agraria esclusivamente di facciata, da parte del governo è ricominciata la pressione su alcuni territori popolati da piccoli coltivatori e indigeni. Di seguito il comunicato.
(Traduzione a cura di Fabio Martoccia)
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Cari compagni,
Un caloroso e solidale abbraccio.
Avvicinandosi la fine del terzo anno di governo di Jokowi e di Jusuf Kalla la situazione per i contadini sta peggiorando sempre più e in Indonesia i conflitti agrari si sono moltiplicati.
Sono aumentati drasticamente il monopolio e l’accaparramento terriero su larga scala in tutto il paese, accompagnati da atti violenti, criminalizzazione e persino uccisioni di contadini, indigeni e popolazione rurale da parte dell’apparato repressivo dello Stato articolato nell’esercito, nella polizia e nei gruppi paramilitari. Di recente il governo ha evacuato circa novecento persone (contadini e abitanti del villaggio di Bebidas, nel Lombok Orientale) da trecento ettari di terra da sempre loro “casa” nonché primaria fonte di sostentamento. Lo sfratto è stato portato avanti dall’ente che amministra per conto dello Stato il Parco Nazionale del Monte Rinjani, attraverso un’operazione congiunta che ha dispiegato circa settecento uomini sul territorio tra ufficiali di polizia e appartenenti alle Forze Armate. L’operazione di sfratto è stata eseguita in modo violento, picchiando e sparando gas lacrimogeni contro i contadini che opponevano resistenza, molti dei quali erano donne e bambini. La polizia e l’esercito hanno incendiato le coltivazioni e le dimore dei contadini.
Come risultato di questa brutale azione sei contadini sono stati arrestati e altre dieci persone hanno riportato ferite e fratture. Dati gli elevati costi per le cure e i ricoveri è stato impossibile per loro ricevere la dovuta assistenza. Le perdite materiali dovute a questa operazione militare ammontano a circa un miliardo e ottocento milioni di rupie. Sono state distrutte circa seicento abitazioni senza contare i danni considerevoli alle coltivazioni e ai mezzi di produzione.
Attualmente i contadini e gli abitanti del villaggio rimangono sotto forte pressione e continuano a subire intimidazioni da parte dell’amministrazione del Parco Nazionale del Monte Rinjani. Le truppe si sono insediate nel villaggio obbligando la popolazione locale a sottoscrivere un trattato che riconosce la proprietà del territorio all’amministrazione del parco e ribadisce la loro volontà ad abbandonarlo. Gli sfratti e l’appropriazione di terra altrui stanno prendendo massicciamente piede anche in altre regioni dell’Indonesia. Lo scopo è quello di garantirsi il monopolio della terra e lo sfruttamento delle risorse naturali. Esempi simili sono accaduti a Bulukumba nel Sulawesi Meridionale (dove le terre delle tribù locali sono state requisite dall’azienda che amministra le piantagioni di palma da olio) e a Kubu Raya nel Kalimantan Occidentale.
In egual modo la costruzione della centrale termica sulle montagne di Slamet nel Java Centrale sta gradualmente privando la popolazione locale delle proprie abitazioni e delle proprie fonti di sostentamento primarie. Inoltre questo progetto avrà ripercussioni anche sull’ecosistema facendo aumentare il rischio di possibili disastri naturali oltre al pericolo di estinzione per diverse specie animali e vegetali che sono tuttora tra le principali fonti di sostentamento per coloro che abitano su queste montagne.
Tenendo conto di queste condizioni AGRA (Alleanza dei Movimenti per la Riforma Agraria) in alleanza con altre organizzazioni popolari sta cercando di portare avanti una serie di azioni e campagne in particolare a tutela degli abitanti del villaggio di Bebidas nel Lombok Orientale che stanno subendo le angherie congiunte di polizia ed esercito. Altresì AGRA sta cercando di organizzare un’azione volta a spingere per il riconoscimento del Giorno dei Contadini nell’anno corrente. Questa iniziativa avviene all’interno di un movimento volto a smascherare e contrastare la finta riforma agraria promossa dal governo Jokowi – Jusuf Kalla. Essa serve infatti al governo esclusivamente per legittimare l’appropriazione forzata delle terre da parte delle aziende e dello Stato e le conseguenti violenze ai danni dei contadini e delle tribù dell’Indonesia. Questa campagna sarà portata avanti simultaneamente in diverse città e regioni del paese e raggiungerà il suo picco nella mobilitazione del 25 settembre di quest’anno.
Stando quindi alle ingiustizie patite attualmente dal popolo indonesiano ci aspettiamo una vostra solidarietà e una qualche forma di supporto (politico, finanziario o logistico).
Il supporto politico può avvenire mediante la sottoscrizione individuale o da parte di un’organizzazione di un documento che condanni in modo risoluto le violenze operate ai danni degli abitanti dei villaggi di Bebidas e Jurang Koak nel distretto del Lombok Orientale ad opera dell’amministrazione del Parco Naturale del Monte Rinjani e supportando la lotta di AGRA e dei contadini indonesiani contro la finta riforma agraria promossa dal governo di Jokowi.
Potete inviare la vostra solidarietà a agraindonesia12@gmail.com, mettendo in cc sukamawijaya@gmail.com e liagrapusat@gmail.com