Oggi, 4 Novembre, ricorre il centenario della conclusione della Prima Guerra Mondiale, la più spaventosa mattanza della storia d’Italia e una delle più orrende della storia mondiale. Non c’è nulla di glorioso o di onorevole in questa ricorrenza e non c’è nessuna vittoria da celebrare: oggi ricorre l’anniversario della fine di un macello in nome del profitto in cui lavoratori di tanti paesi sono stati armati dalle rispettive oligarchie e mandati ad affogare nel sangue e nel fango delle trincee per consentire ad azionisti e padroni di accumulare più ricchezze e più potere. Non c’è ricorrenza più antiumana, ma anche antipatriottica di questa. Alla retorica falsa dei rappresentanti politici del capitalismo, ai fascisti che esaltano questa data con la loro menzognera retorica nazionalista, rispondiamo con la consapevolezza che tocca a noi, lavoratrici e lavoratori d’Italia e di tutto il mondo, spazzarli via perché gli orrori di quella guerra e di tutte le guerre che sono seguite e continuano a insanguinare il pianeta, possano un giorno restare come una pallida memoria di epoche barbare destinate a mai più riaprirsi.
In nome dei caduti di tutte le guerre, mai più guerra!