Circa 2000 persone si sono riunite nel pomeriggio di ieri (9 febbraio) in Piazza Castello per rispondere con fermezza e risolutezza alla repressione inferta dalle forze dell’ordine che, nei giorni scorsi, ha sgomberato l’asilo occupato di via Alessandria.
I manifestanti sono poi partiti dalla piazza formando un corteo che ha attraversato le vie del centro, sfidando gli imponenti blocchi delle forze dell’ordine. La città ormai da tre lunghi giorni è completamente militarizzata: camionette e celerini si avvistano in ogni dove a perdita d’occhio.
Il corteo è stato in più occasioni gasato e respinto. 12 i fermati e alcuni feriti. Anche quando il corteo poi si è sciolto in Piazza Santa Giulia, la solerte Digos ha continuato a fare gli straordinari tendendo imboscate ai compagni che si allontanavano.
Ma abbiamo visto un movimento solidale, quello a difesa dell’Asilo, che supera le differenti culture politiche perché mette al primo posto la difesa dell’agibilità dei movimenti, dell’organizzazione popolare e dal basso.
Fronte Popolare esprime la sua solidarietà alle compagne e ai compagni dell’Asilo e difende la loro determinata volontà di riprendersi uno storico spazio sociale, parte della identità della nostra città.
Gli attacchi repressivi, come gli sgomberi degli spazi occupati, ora ancora più legittimati dagli effetti della politica salviniana, si verificano sempre con maggiore frequenza in tutta la Penisola. Occorre a tal proposito coniugare ed unire le varie forze sociali in campo per esprimere un’azione politica che sia il più possibile unitaria e non divisiva contro la deriva fascista dell’attuale governo.
Ci auguriamo quindi che in un futuro non troppo lontano si possa pensare di formare una piattaforma anti-repressione che possa essere la voce di tutte le varie esperienze sociali della città.