Lo Sri Lanka protesta, condotto al collasso dai governi servi dell’imperialismo. Solidarietà alle lotte del popolo e del FLSP!

Ogni giorno giungono notizie sempre più preoccupanti dallo Sri Lanka, dove il popolo si mobilita e lotta contro la miseria e la fame prodotte dalla gravissima crisi economica che ha colpito il paese. Le autorità reagiscono con la violenza repressiva, gli omicidi e gli arresti. La nostra piena e assoluta solidarietà va al popolo in lotta: anche in numerose piazze italiane, le comunità migranti cingalesi hanno dato vita a proteste di massa contro il governo corrotto, affamatore e assassino e noi siamo stati fieri di essere al loro fianco.

In particolare, rinnoviamo la nostra solidarietà alle nostre compagne e ai nostri compagni del Partito Socialista Frontista (FLSP). La loro devozione alla causa dell’unità delle forze popolari e i sacrifici che affrontano per organizzare e aprire la via del successo alle lotte popolari sono per noi di grande ispirazione. Il governo di Colombo, che opera per trascinare il paese un clima da guerra civile, non cessa di ordire macchinazioni per scatenare la violenza contro questo partito coraggioso e coerente: essere al suo fianco è dunque per noi, una volta di più, un fondamentale dovere internazionalista.

Per spiegare cosa sta avvenendo in Sri Lanka, pubblichiamo a seguire l’analisi prodotta dal Comitato Centrale del FLSP.

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La crisi economica in atto in Sri Lanka è diventata una crisi politica dal momento in cui migliaia di persone, tra cui coloro che sono in coda per il carburante, il gas da cucina, il cibo e le medicine, nel mezzo della peggiore crisi economica del paese dall’indipendenza raggiunta nel 1948, hanno scatenato proteste spontanee nelle strade di tutta l’isola chiedendo le dimissioni del presidente Gotabaya Rajapaksa e del parlamento.

Anche se il governo sta tentando di dare a intendere che questa crisi sia scaturita dalla pandemia di Covid-19, le politiche neoliberali che sono state adottate negli ultimi sette decenni ne sono la ragione principale. Secondo le statistiche, l’11,7% della popolazione dello Sri Lanka guadagna meno di 3,20 dollari al giorno, la soglia di povertà internazionale per i paesi a reddito medio-basso, contro il 9,2% del 2019. Da quando la crisi attuale si è accelerata, il tasso di povertà è senza dubbio assai peggiorato.

Il regime capitalista ha previsto l’imminente crisi economica e sono state prese tutte le misure possibili per scaricare il suo peso sul popolo, mentre si prendono misure per reprimere le masse attraverso l’esercito. Le recenti decisioni di bilancio sollevano preoccupazioni per l’inadeguatezza dei fondi destinati alle politiche sociali. Nella legge di bilancio per il 2022, presentata dall’allora ministro delle Finanze Basil Rajapaksa il 7 ottobre 2021, il ministero della Difesa ha ricevuto lo stanziamento più alto con 373,1 miliardi di rupie (allora 1,86 miliardi di dollari), con un aumento rispetto all’anno precedente di 33,8 miliardi di rupie, toccando così il 14,9% del bilancio. Al contempo, al Ministero della Sanità sono stati assegnati 158 miliardi di rupie (allora 790 milioni di dollari), con un taglio rispetto all’anno precedente di 871 milioni di rupie malgrado la pandemia da Covid-19.

Inoltre, il 20° emendamento alla Costituzione dello Sri Lanka, adottato nel 2020, ha minato l’indipendenza della magistratura, così come istituzioni chiave, tra cui l’Ufficio nazionale di controllo e la Commissione per indagare sulle accuse di corruzione (CIABOC), dando al presidente il controllo illimitato delle nomine di alti giudici e funzionari. L’emendamento ha anche rimosso l’autorità costituzionale del Revisore Generale di controllare l’Ufficio del Primo Ministro e il Segretariato Presidenziale, e ha rimosso lo status costituzionale della CIABOC, il che significa che può essere abolita da una maggioranza semplice in parlamento. I militari dello Sri Lanka hanno sempre più assunto funzioni di governo civile, anche in settori come la sanità, lo sviluppo e l’agricoltura.

In questo quadro ha fatto irruzione la crisi. L’inflazione alimentare ha raggiunto a marzo uno sbalorditivo 30,2%. La svalutazione del 40% della valuta rispetto al dollaro americano in un mese, compresa una svalutazione gestita dalla banca centrale, sta facendo saltare i tassi d’interesse: Il debito pubblico stimato dal Fondo Monetario Internazionale al 120% del PIL è forse una quarantina di punti percentuali in più di quello che potrebbe essere considerato sostenibile. Il prezzo della benzina e del diesel è quasi raddoppiato in un mese. Il prezzo del GPL, comunemente usato per cucinare dai residenti nelle aree urbane, è triplicato quest’anno, costringendo la gente a ricorrere al kerosene. La carenza di valuta estera ha anche colpito le forniture essenziali, tra cui cibo e medicine. Le riserve ufficiali del paese sono scese di 779 milioni di dollari, a 2,36 miliardi di dollari a gennaio, rispetto ai 3,1 miliardi di dollari di dicembre. Come risultato non c’è molta valuta estera rimasta nell’economia per poter fare cose come importare cibo, che è una delle ragioni per cui abbiamo visto l’inflazione salire a due cifre.

Dopo una manifestazione del popolo, stufo della penuria paralizzante di generi alimentari essenziali e di carburante, tenutasi davanti alla residenza del presidente il 31 marzo, il governo ha dichiarato lo stato di emergenza il 1° aprile, ha annunciato un coprifuoco di 36 ore dalle 18 del 2 aprile e ha chiuso i social network per 15 ore il giorno seguente.  Domenica, poco dopo che migliaia di persone hanno sfidato lo stato di emergenza e il coprifuoco e si sono unite alle proteste di strada denunciando il governo, l’intero governo – tranne il fratello maggiore del presidente, il primo ministro Mahinda Rajapaksa – si è dimesso. Questa crisi economica peggiorerà nei prossimi mesi. C’è un pagamento di obbligazioni di 1 miliardo di dollari in scadenza a luglio. Per affrontare il peggioramento della situazione finanziaria, lo Sri Lanka si è rivolto all’India e alla Cina per assistenza. A gennaio, Rajapaksa ha incontrato il ministro degli esteri cinese Wang Yi per chiedere alla Cina di ridurre i pagamenti del debito. L’anno scorso, la banca centrale del paese e la People’s Bank of China hanno stipulato un accordo bilaterale di swap di valuta per una struttura di swap pari a 1,5 miliardi di dollari. La mossa è stata mirata a ridurre il rischio di fluttuazione dei tassi di cambio quando c’è volatilità finanziaria. L’India, a sua volta, ha offerto di recente credito e supporto in valuta estera, che include una linea di credito di 500 milioni di dollari e un prestito di 1 miliardo di dollari per aiutare lo Sri Lanka ad acquistare carburante.

Perciò rivolte popolari contro il governo e la recessione economica saranno inevitabili. Il movimento di sinistra del paese deve essere in grado di mobilitare il popolo a favore di riforme socialiste e di un cambiamento di sistema. La crisi attuale è un terreno fertile per seminare l’ideologia socialista contro le strategie neoliberali. Come Partito Socialista Frontista abbiamo lanciato la parola d’ordine del movimento di massa per un cambio di sistema. Il movimento di Lotta Popolare è stato concepito per dirigere questo movimento di massa.

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