Comunicato del Partito Comunista Britannico
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La sospensione di Jeremy Corbyn dal Partito laburista con il più inconsistente dei pretesti non è solo un attacco senza fondamento a un combattente di lunga data, a parole e con i fatti, contro ogni forma di razzismo, compreso l’antisemitismo.
È anche l’ultimo passo di un più lungo e più vasto tentativo di emarginare i socialisti e le idee di sinistra nel Partito laburista e nel più ampio movimento operaio.
Non c’è dubbio: la classe dirigente britannica è stata scossa dal risultato delle elezioni generali del giugno 2017, quando il Partito laburista sotto la guida di Corbyn ha aumentato il suo consenso di 3,5 milioni di voti e ha conquistato una delle sue maggiori quote di partecipazione al voto in più di quarant’anni. Più di mezzo milione di nuovi membri sono accorsi nel partito sotto la sua guida e 13 milioni di elettori hanno votato per il manifesto più radicale dei laburisti dal 1983.
La prospettiva di un governo laburista di sinistra nella successiva legislatura, guidato da un socialista che si oppone alla politica estera e militare dell’imperialismo britannico, ha spinto la classe dirigente a intensificare gli sforzi per screditare Corbyn e i suoi alleati.
Questi sforzi hanno avuto successo, aiutati da una campagna diffamatoria senza scrupoli nei media statali e capitalisti, dal sabotaggio delle prospettive elettorali dei laburisti da parte di numerosi deputati laburisti e membri dello staff centrale e dalla strategia di successo di Starmer – in collaborazione con i blairiani e i grandi gruppi economici – per impegnare i laburisti a perseguire il rovesciamento del risultato del referendum sull’UE.
Ma la battaglia sinistra-destra nel Partito laburista è una parte centrale della medesima lotta nel movimento più ampio e nella società stessa. Ecco perché i socialisti e i sindacati affiliati al Partito laburista devono unirsi in solidarietà con Corbyn, chiedere il suo reintegro e lottare per invertire la spinta a emarginare la sinistra nel Partito laburista.
Una chiara lezione degli ultimi cent’anni è che un Partito Comunista più grande e più forte può giocare un ruolo cruciale nella costruzione e nel rafforzamento di una tale controffensiva.
Senza questa resistenza, c’è il crescente pericolo che la classe dirigente britannica costruisca un “governo [di unità] nazionale” per salvare o sostituire un governo conservatore diviso e sostenere il sistema capitalista colpito dalla crisi, con il sostegno degli antisocialisti di un Partito Laburista guidato da Starmer.