Dal 28 al 30 ottobre il Lingotto di Torino, con l’Assemblea nazionale dell’ANCI che ivi si è tenuta, è stato la passerella dei ministri del governo – tra cui il ministro dell’istruzione Giannini e lo stesso Renzi, presenti nella giornata di giovedì – e di tutti quei sindaci, Fassino per primo, che in questi anni non hanno fatto altro che privatizzare e svendere i servizi pubblici, nascondendosi dietro ai tagli di quel governo che sono i primi a sostenere e che è espressione del partito al quale essi stessi appartengono. Ecco allora la mobilitazione di chi non ci sta al governo Renzi ed alle amministrazioni locali targate Pd e di chi non ci sta alla falsa opposizione incarnata dalla Lega di Salvini, che alimenta l’odio tra poveri anziché individuare il proprio nemico nel padrone e nella dittatura della troika. Dopo aver dato voce alle motivazioni che ci hanno portato a scendere in piazza con volantinaggi in alcune zone di Torino, giovedì 29 ottobre, presso la stazione Lingotto della metropolitana, a partire dalle ore 15,30, Fronte Popolare è stata parte attiva del presidio, tramutatosi poi in corteo, che ha raccolto una sessantina tra studenti medi, universitari ed insegnanti, per ribadire la ferma opposizione alla buona scuola e la totale contrarietà ai tagli previsti dalla legge di stabilità che cadranno soprattutto sullo stato sociale e sulla sanità. Solo rilanciando la lotta di studenti ed insegnanti uniti si potrà far crescere il movimento di opposizione allo sfascio organizzato della scuola pubblica e solo coordinando le numerose lotte che esprimono il crescente malessere sociale si potrà configurare e costruire una alternativa allo stato di cose presenti.