Con il Decreto Sblocca Italia, il governo Renzi autorizza il prosieguo delle attività estrattive nei nostri mari fino ad esaurimento del giacimento, con una concessione alle multinazionali del petrolio temporalmente illimitata. Una decisione scellerata che instrada nuovamente l’Italia verso uno sviluppo insostenibile e
antiquato, lontano dalla necessità di investire sulle energie rinnovabili.
In un Paese violentato dalle grandi opere, utili solo a favorire gli amici degli amici e a rafforzare l’eterno
sodalizio tra mafia e imprenditoria (l’esempio nostrano della BreBeMi, lingua d’asfalto realizzata al solo fine di occultare tonnellate di rifiuti tossici, ne è l’esempio lampante), ancora una volta si sceglie di
sfregiare l’ambiente e il futuro, nel tentativo di giungere ad una indipendenza economica che certamente non arriverà per questa strada. Le riserve di idrocarburi italiane sono infatti insufficienti e limitate (oltre che di proprietà delle multinazionali che le estraggono) a
differenza del sole o di altre fonti energetiche pulite,
rinnovabili ed ampiamente presenti sul nostro territorio, verso le quali potremmo e dovremmo sviluppare un forte intervento pubblico e che invece vengono ignorate.
Nonostante le difficoltà, lo scarso tempo e il silenzio mediatico, abbiamo ancora la possibilità di fermare questo scempio.
IL 17 APRILE VOTA SI PER DIRE NO ALLE TRIVELLAZIONI NEI NOSTRI MARI!!
FACCIAMO SENTIRE LA NOSTRA VOCE!