Fronte Popolare esprime la sua sincera e fraterna solidarietà alla compagna Nicoletta Dosio, per la tanto turpe quanto misera ritorsione di carattere meramente vendicativo inflittale per condannare la determinazione della sua resistenza e per tentare, senza peraltro riuscirvi, di gambizzare nell’animo e nel morale il movimento No TAV.
Giovedì 22 settembre la compagna Nicoletta Dosio, instancabile militante No TAV, dopo l’obbligo di firma e l’obbligo di dimora presso il suo comune di residenza Bussoleno sottopostile rispettivamente il 23 giugno e il 27 luglio e da lei volutamente violati, si è vista notificare gli arresti domiciliari con un umiliante, anche se atteso, blitz degli agenti presso la sua abitazione alle ore 6 del mattino. I fatti contestatigli dalla magistratura sono gli scontri del 28 giugno 2015 alla Maddalena di Chiomonte, durante la marcia organizzata a quattro anni dal criminale sgombero da parte delle truppe di occupazione dell’area ora militarizzata.
Con la tenacia che la contraddistingue, la compagna Nicoletta Dosio – di cui in calce riportiamo e condividiamo il comunicato – non si è piegata alle misure cautelari già inflittegli, cui aveva risposto organizzando il tour “Io sto con chi resiste” che l’ha portata in diverse città italiane, e così non si piegherà ora ai criminali arresti domiciliari, come ha dimostrato immediatamente partecipando al corteo, intriso di senso di libertà e di resistenza, svoltosi per le vie di Bussoleno lo stesso 22 settembre e infrangendoli nuovamente facendo un giro per il mercato di Bussoleno, scortata da compagne e compagni, il 26 settembre.
Alla compagna Nicoletta, esempio di spirito di lotta e di resistenza, va la nostra solidarietà e la solidarietà di tutti coloro che lottano contro i soprusi e per un mondo nuovo. L’ingiusta e criminale persecuzione giudiziaria inflitta al movimento No TAV, ora nella persona di Nicoletta come in passato nelle persone di tanti altri compagni, non solo non fermerà la lotta contro la realizzazione di quello stupro del territorio e delle persone quale è la linea Torino-Lione ma fortificherà ulteriormente l’animo di chi resiste e lotta nella consapevolezza di stare dalla parte giusta.
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La mia casa non è una prigione, non sarò la carceriera di me stessa
Sono arrivati, all’alba, con la notifica dei domiciliari. Il latrare di Argo al cancello, la mia casa nel disordine del primo mattino, il tuffo al cuore inevitabile anche quando sei preparata e ti aspetti gli eventi, il senso della tua intimità violata. Domiciliari che non rispetterò, come non ho rispettato l’obbligo di firma quotidiana e l’obbligo di dimora. Il conflitto contro l‘ingiustizia è un diritto e un dovere. La mia casa non è una prigione; non sarò la carceriera di me stessa. Mi sento serena e sicura. La loro legalità ha più che mai il volto della guerra e dell’oppressione. La nostra lotta è un cuore pulsante e generoso, un pensiero lucido e saggio, bella e struggente come i cieli autunnali, dolce come le albe che rinascono, concreta e generosa come la terra. Sento intorno a me il sostegno di compagne e compagni, la solidarietà concreta di una Valle che continua a resistere ed a costruire l’idea di un futuro più giusto e vivibile per tutti. Ho ancora in me l’emozione e la ricchezza dei tanti incontri avuti durante le settimane del NOTAVTour “io sto con chi resiste”. Non è preoccupazione, ma una calma gioiosa quella che provo. Questa sera sarò all’assemblea organizzata a Bussoleno a sostegno della Resistenza Kurda e del PKK. L’importante è rimanere umani, ossia, come ci dice Rosa Luxemburg in una sua lettera dal carcere, “rimanere saldi e chiari e sereni, sì sereni nonostante tutto. Rimanere umani significa gettare con gioia la propria vita sulla grande bilancia del destino, quando è necessario farlo, ma nel contempo gioire di ogni giorno di sole e di ogni bella nuvola”.
Liberi tutte e tutti! Avanti NO TAV!
Nicoletta Dosio