Ci rivolgiamo a tutte le forze politiche e sociali della sinistra di classe, ai sindacati conflittuali e ai partiti politici, ai collettivi e ai movimenti, a tutte e tutti coloro che non vogliono restare passivi di fronte agli avvenimenti di questi giorni.
La crisi istituzionale che stiamo vivendo è gravissima: da un lato il servilismo verso l’Unione Europea e la finanza internazionale, rappresentato da Mattarella e cui hanno espresso sostegno PD, LeU e Forza Italia, soffoca la libertà di scelta degli italiani e nega i più elementari diritti democratici, dall’altro le forze dell’estrema destra guidate da Salvini e il populismo liberista del M5S preparano una svolta reazionaria dal contenuto liberticida.
Non possiamo permettere che il Paese rimanga schiacciato tra due estremismi che distruggono ogni residuo delle nostre libertà democratiche: la possibilità stessa di aprire una via al progresso sociale è oggi in gioco. Qualunque sia la soluzione che verrà scelta per il governo del paese, e a maggior ragione nella prospettiva di elezioni imminenti, non possiamo restare passivi e abbandonare la piazza a questi due estremismi.
L’unica via per generare una terza opzione è che si sviluppi immediatamente una nostra mobilitazione su tre assi: difesa delle libertà democratiche, diritto del popolo italiano di disporre del proprio destino, lotta contro plebiscitarismo e neofascismo. Se una simile mobilitazione non dovesse prodursi, il nostro schiacciamento tra le due fazioni in campo diventerà irreversibile e la prevedibile vittoria dell’asse Lega-M5S sarà conseguita su di noi prima ancora che su PD e Forza Italia. A quel punto nulla più sarebbe in grado di fare argine al peggio.
Per questo ci stiamo attivando, dove siamo radicati, per dar luogo a mobilitazioni condivise e unitarie e aderiremo a qualunque iniziativa presa da altri in tal senso. In questo momento, le divisioni anche strategiche tra noi sono niente: nella scelta secca tra due autoritarismi che si sta affacciando, dobbiamo saper riaprire la via alla democrazia politica come premessa per rendere possibili i cambiamenti di cui hanno bisogno le lavoratrici e i lavoratori e aprire al paese la strada della trasformazione della società.
La Segreteria Centrale di Fronte Popolare