Sostegno alla resistenza dei lavoratori della BLUTEC di Termini Imerese

Ieri in serata un gruppo di operai ha deciso di forzare i cancelli della fabbrica Blutec a Termini Imerese, entrando all’interno dello stabilimento per riunirsi in assemblea con i segretari di Fim-Cisl, Fiom e Uilm.

La decisione da parte dei lavoratori è stata presa dopo che stamane due dei vertici dell’azienda sono stati posti agli arresti domiciliari dalla Guardia di Finanza con l’accusa di malversazione ai danni dello Stato. I due avrebbero, per così dire, fatto “scomparire” circa 16 milioni di euro dei 21 che sono stati erogati per la riqualificazione del polo industriale. L’operazione della GDF ha portato al sequestro dell’intero complesso aziendale, oltre allo stabilimento di Termini Imerese, e di beni per equivalente di oltre 16 milioni di euro.

Sempre più, all’interno di questo paese, ma non solo, viviamo le contraddizioni di un capitalismo malato, che genera corruzione e che danneggia i lavoratori.

In un paese dilaniato da logiche padronali e industriali criminali, che antepongono i biechi interessi economici e del profitto al buon funzionamento degli impianti e al benessere dei lavoratori, l’azione intrapresa da questi operai rappresenta una risposta decisa contro le logiche infami del capitale, che sempre più cerca nuove modalità per sfruttare i propri dipendenti e piegarli al suo volere.

Fronte Popolare ed i suoi militanti esprimono piena solidarietà ai lavoratori della fabbrica, auspicando che la loro azione prosegua forte, decisa e determinata, che possa espandersi e che possa sferrare un duro colpo alla criminale logica capitalistica.

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