Pubblichiamo a seguire il messaggio da noi trasmesso al Polo di Rinascita Comunista in Francia (PRCF) in occasione della sua manifestazione del 21 agosto a Tolosa contro il nuovo centro per la guerra spaziale della NATO.
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Care compagne e cari compagni,
la celebrazione della vostra manifestazione all’indomani della disastrosa ritirata degli USA e della NATO dall’Afghanistan assume un significato particolare. Con questo atto drammatico, che mette fine alla criminale occupazione militare occidentale per aprire una nuova pagina tragica nella storia di un Paese martoriato, ora nuovamente nelle mani di quell’ integralismo religioso che gli stessi Stati Uniti suscitarono quarant’anni fa per servirli nella loro lotta contro il socialismo, si può dire che anche il mondo intero volti simbolicamente pagina.
La fine del blocco socialista avrebbe dovuto segnare, nelle intenzioni dell’imperialismo statunitense, l’inizio di un’era di “pax americana” sotto il tallone politico, economico e militare della superpotenza. Nei decenni successivi, mentre alla dottrina della “fine della Storia” si avvicendava quella dello “scontro delle civiltà” e le avventure di guerra guidate dagli USA insanguinavano il pianeta, la NATO si espandeva verso est e verso sud, apparentemente senza freni, a garanzia di quel disegno di dominazione planetaria.
Dopo trent’anni, possiamo oggi dire che le ambizioni di dominio di Washington paiono definitivamente fallite. La NATO sopravvive come organo vestigiale di esse e come riaffermazione di gerarchie sempre più deboli, persino nel seno della stessa area atlantica. In un mondo sempre più orientato verso il multipolarismo, l’Alleanza Atlantica continua a rappresentare una minaccia costante di guerra che è dovere di tutti coloro che hanno a cuore la pace e la solidarietà tra i popoli contribuire a cancellare.
I nuovi equilibri che prendono forma impongono da parte nostra una riflessione intensa, un’azione determinata. Che all’accelerarsi del collasso dell’influenza americana sul mondo non possa continuare a corrispondere il moltiplicarsi degli scontri militari, dipenderà anche dalla capacità delle forze d’avanguardia delle classi lavoratrici d’indicare, attraverso la teoria e la prassi di un rinnovato internazionalismo, la via per dare risposta in una prospettiva nuova al problema del “governo del mondo”. Questa urgenza, imposta dalla conformazione stessa delle relazioni strutturali che segnano il mondo contemporaneo, rappresenta a nostro avviso il primo, il più urgente compito che s’impone a tutto il nostro movimento.
Se i comunisti, se tutti coloro che lottano per il socialismo, non saranno all’altezza dei loro doveri, la reazione aggressiva degli USA all’evidenza ormai incontrovertibile del loro riflusso, il consolidamento del progetto ordoliberale dell’Unione Europea, ma anche l’emergere di nuovi attori regionali impegnati a espandere le loro sfere d’influenza sulla pelle dei popoli e delle nazioni, potrebbero portare a esiti di straordinaria pericolosità.
Intensificare la lotta per il ritiro unilaterale dei nostri paesi dalla NATO e per la sua liquidazione, rafforzare la battaglia contro il progetto ordoliberale dell’Unione Europea, denunciandone i piani di riarmo e organizzando la mobilitazione per fermarli, riannodare in questo i legami con le tradizioni progressive, democratiche, antifasciste e internazionaliste delle nostre esperienze nazionali, rendere più efficace e dinamica la nostra solidarietà nei confronti dei popoli che soffrono per la dominazione neocoloniale e le conseguenze delle cosiddette “missioni di pace”, è più che un insieme di compiti: è parte essenziale della definizione del nostro profilo politico di rivoluzionari del XXI secolo.
Per tutti questi motivi rivolgiamo alla vostra manifestazione i nostri auguri più fraterni. Il collettivo militante di Fronte Popolare è una volta di più al vostro fianco!