Il consiglio regionale del Piemonte con una mozione di Fratelli d’Italia revoca il patrocino ad un’iniziativa pubblica culturale dello storico torinese.

Esprimiamo la nostra piena solidarietà allo storico Eric Gobetti che, ancora una volta, è stato soggetto delle indesiderate attenzioni della destra reazionaria piemontese.
Questa volta non si tratta delle minacce personali operate da gruppi minoritari di fascisti, bensì della diretta ed esplicita censura del Consiglio Regionale del Piemonte, a partire dalla sua maggioranza di ultradestra ormai del tutto schiacciata sulle posizioni oscurantiste di Fratelli di Italia.
Venerdì 12 Novembre si è svolta nel Verbano Cusio Ossola una conferenza dello Storico Eric Gobetti che inizialmente aveva ottenuto il patrocinio della Regione, vista la natura d’interesse pubblico e culturale dell’iniziativa. Nei giorni a ridosso della conferenza, però, il Consiglio Regionale si è espresso in termini censori, revocando il già dato patrocinio e il conseguente scollegamento dell’iniziativa dal piano istituzionale.
Il recente accanimento dei media e della politica contro Eric Gobetti è la chiara rappresentazione della drammatica fase storica in cui viviamo, insidiata di nuove forme di fascismo ormai ad ogni livello istituzionale.
La questione che vogliamo porre, infatti, non è solo relativa alla necessaria solidarietà con Eric Gobetti, ma riguarda l’uso politico della Storia e il ruolo delle destre nelle nostre istituzioni.
Riteniamo che sia del tutto inammissibile che un partito esplicitamente e genealogicamente fascista come Fratelli d’Italia possa avere voce nella determinazione di ciò che è la promozione storica e culturale del nostro paese. La destra vorrebbe riscrivere la Storia e per farlo attacca e censura quegli infaticabili professionisti, come Gobetti, che han fatto della verità storica la propria missione, oltre che professione.
Inoltre, denunciamo l’omertoso silenzio di quasi tutte le altre forze politiche che siedono in Consiglio Regionale. Non si può tacere! Davanti ad un caso grave ed eclatante come questo, ogni forza che si professi democratica dovrebbe esprimere la propria solidarietà a Gobetti e denunciare l’uso politico della Storia che la destra porta avanti anche tramite le istituzioni repubblicane.
A Eric Gobetti va quindi, ancora una volta, il nostro abbraccio e la nostra vicinanza. Consapevoli che oggi più che mai gli attacchi alla cultura, alla storia ed alla verità arrivano da più fronti, compreso quello presunto amico delle istituzioni.
Sta a noi dunque, agli antifascisti, ai sinceri democratici, a chi vuole difendere la verità dal fango, organizzarci su tutti questi fronti per non permettere che venga fatto alcun passo indietro, in direzione di quei tempi bui in cui i libri venivano bruciati anziché letti.