Abbiamo più volte sottolineato che la maggioranza parlamentare rappresentata dalla Meloni non rispecchia la volontà della maggioranza del nostro paese (come evidenziato qui e qui). Questo sabato, finalmente, duecentomila persone hanno aderito all’appello della Cgil e hanno sfilato a Roma.
Nelle vie di Roma invase da lavoratrici e lavoratori da tutta Italia, si è manifestata chiaramente l’esistenza di una sinistra sociale che, al momento, non ha ancora trovato una rappresentanza politica organizzata ma che sta spingendo per un rinnovamento e ha superato alcune resistenze del passato.
Ora, è molto probabile che ci avviamo verso un altro sciopero generale che creerà una divisione tra Cgil e, presumibilmente, Uil da un lato, e la Cisl dall’altro, che ormai sostiene il governo in modo organico.
Fronte Popolare ha aderito e sostenuto dal principio le ragioni dello sciopero, costruendo attivamente partecipazione alla giornata romana del 7 ottobre. I temi centrali della giornata a Roma sono stati la lotta contro la precarietà del lavoro, il rinnovo dei contratti, l’aumento dei salari e il miglioramento del sistema sanitario. Sul palco, Landini ha criticato il governo per la sua gestione delle politiche del lavoro, evidenziando che anziché prendersi la responsabilità di convocare le parti sociali per discutere di contratti, leggi sulla rappresentanza e salario minimo, il governo ha delegato il proprio ruolo al CNEL (Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro).
Inoltre, è stata enfatizzata l’importanza di introdurre un salario orario minimo. Il livello attuale di 5-6 euro all’ora è inaccettabile e corrisponde a salari da fame. Questa problematica riguarda direttamente il benessere dei lavoratori e la necessità di garantire loro una retribuzione dignitosa.
La situazione dei rider a Torino e Milano
Il mondo del lavoro si sta mobilitando anche dal basso, soprattutto a Torino e Milano, dove la lotta dei rider sta guadagnando slancio e sta emergendo una chiara sindacalizzazione tra questi lavoratori sfruttati.

Nella stessa data del 7 ottobre, a Torino, si è tenuto l’evento “Riders on the Storm”, che ha segnato l’inaugurazione della cassa di mutua solidarietà per i rider promossa dal Nidil Cgil. Il ricavato sarà interamente destinato a finanziare questa importante iniziativa di solidarietà.
L’istituzione della cassa di mutua solidarietà per i rider fa parte di un progetto più ampio che mira a fornire supporto a questi lavoratori, non solo in termini di assistenza legale e servizi fiscali, ma anche per affrontare le sfide legate ai bassi salari che ricevono.
I fondi raccolti saranno utilizzati per coprire spese come la manutenzione dei mezzi di lavoro, la lotta contro l’emergenza abitativa, la prevenzione del ricorso a forme di strozzinaggio e caporalato digitale, oltre a favorire i ricongiungimenti familiari dei rider.
Anche a Milano, la mobilitazione sta crescendo, con i rider che hanno iniziato a incontrarsi già nei mesi scorsi.














