Comunicato di Fronte Popolare Torino (Cellula universitaria)
Ieri, giovedì 31 gennaio 2019, si è svolto a Torino, in zona universitaria, il secondo atto riguardante la contestazione studentesca contro la svendita di UniTo ai privati; cioè contro la costruzione, oramai già completata, dei due fast food: McDonalds e Burger King. Un nutrito gruppo di appartenenti a FP ha partecipato alla manifestazione.
Gli studenti universitari si sono mobilitati per cercare di raggiungere l’ingresso dei due fast food, aperti da poco vicino alla sede delle facoltà umanistiche, Palazzo Nuovo. La risposta della polizia è stata, come sempre, muscolare, ed ha respinto i manifestanti con forza. Anche di fronte al Rettorato la situazione non è cambiata: gli studenti hanno cercato, invano, di poter parlare con il Rettore, affinché potesse fornire spiegazioni al riguardo. Il “Magnifico” non si è presentato, ma le manganellate non sono certo mancate.
La società U.S.P finanzia la costruzione di questo scempio e l’università, in pratica, dovrà restituire nel giro di 30 anni circa 50 milioni. I soldi che sono stati spesi e impiegati per trasformare i vecchi edifici dell’Ateneo in un enorme fast food potevano essere utilizzati per fini molto più utili; non è certo notizia di oggi il fatto che Palazzo Nuovo continui a manifestare problematiche di ordine strutturale e che molti studenti, a causa del sovraffollamento delle aule, siano costretti a seguire le lezioni seduti per terra. Il rettore ha evidentemente preferito puntare sul cibo spazzatura piuttosto che fornire nuovi servizi, tra cui aule studio e mense, come richiesto dai manifestanti in lotta.
La battaglia contro questa scelleratezza economica e culturale non si è tuttavia esaurita con la protesta odierna; sono state infatti già lanciate nuove iniziative, in cui si spera di trovare sempre nuovi aderenti disposti a manifestare. La lotta continua!