Quanto è importante il pulito? Quanto è importante l’igiene? Oggi quanto si parla di disinfezione e pulizia per garantire la salute della persona? La risposta a tutte queste domande è ovvia. Meno ovvio è pensare a coloro che garantiscono che un ambiente sia pulito e salubre. Questi attori spesso dimenticati sono quasi 600.000 solo nel settore pulizia e disinfezione, 2.500.000 in tutto il comparto igiene e multiservizi. Sono pagati meno di 900 euro al mese ed hanno il contratto scaduto da anni. Vessati inoltre dagli appalti, dalle cooperative ,dalla precarietà e dalla mancanza di sicurezza non solo in periodo di Coronavirus. Eppure sono fondamentali e con il controllo operaio legale e adeguate misure di garanzia reddituale potrebbero vivere una condizione lavorativa decisamente migliore.
La peste nera che imperversò in Europa e non solo dal 1347 al 1353 uccise quasi 20 milioni di persone, anche favorita dalle pessime condizioni igieniche dell’epoca. Oggi la scienza e la medicina hanno fatto passi da gigante rispetto a quei tempi e così anche l’igiene. Ma quanto viene considerato chi lavora nel settore che garantisce quest’ultimo aspetto oltre alla pulizia, agli altri servizi legati all’ambiente e alla persona e che fattura 135 miliardi di euro annui? Poco, se consideriamo che lo stipendio medio mensile netto di un addetto alle pulizie è di 810 euro (6,90 euro lordi l’ora e 740 euro in meno rispetto alla media italiana). Nello specifico il comparto pulizia e disinfezione impiega quasi 600.000 lavoratori, l’85% donne e il 15 % uomini. Il fatturato totale al 2019 è di 7 miliardi di euro circa e di questi 300 milioni sono solo quelli per la disinfestazione.
Il mondo del settore igiene e multiservizi è una giungla di piccole imprese,cooperative e pochissime società per azioni. Sono 30.000 le aziende che operano principalmente nel campo della pulizia e di queste solo 60 superano il milione di euro di fatturato. Prevalgono infatti le società di persone e le imprese individuali. Se consideriamo poi quelle che hanno un valore di produzione (fatturato più giacenza di produzione presente meno quella passata) superiore ai 100.000 euro il 60% sono srl con meno di 50 dipendenti, il 35,2% cooperative con meno di 60 dipendenti. Nel 2018 la prevalenza del lavoro delle pulizie era effettuato in ambito civile (63,8%) ospedaliero (24%) e industriale (14,2%).La maggior parte delle commesse proviene dal pubblico e capita spesso che siano pluriennali e prorogate. Tuttavia i tagli alla spesa degli ultimi anni hanno colpito duramente, anche perché l’alternativa delle commesse private è ciclica e legata a fattori esterni del mercato.
In questa selva di cooperative, aziende e microaziende sembra quasi inevitabile che l’ultimo contratto nazionale che veniva stipulato da una parte dalle associazioni delle imprese come ANIP (associazione nazionale imprese pulizia e servizi integrati), LegaCoop Servizi, Agci Servizi (altra rappresentanza delle cooperative) e Confapi (Confederazione Italiana della piccola e media industria privata) dall’altra dai sindacati confederali Filcams Cgil (Federazione italiana lavoratori del commercio turismo e servizi), Fisascat Cisl (Sindacati addetti servizi commerciali affini e del turismo ) e Uil trasporti Uil (Unione italiana dei lavoratori dei trasporti) sia stato firmato nel 2011.
Un contratto che ha integrato l’articolo 50 del decreto legislativo n.50 del 18 aprile 2016 denominato “Nuovo codice contratti pubblici” che prevede l’inserimento delle clausole sociali negli appalti e che si può ritrovare all’articolo 4 del contratto collettivo nazionale. Afferma appunto il principio per cui in presenza di cambio appalto o modifiche all’appalto, l’impresa che subentra nel servizio dovrà assumere come dipendenti i lavoratori e i soci lavoratori trasferiti dall’azienda cessante.
Il lavoro delle pulizie può sembrare semplice e meno rischioso rispetto ad altri impieghi. Tuttavia non è così: gli operatori sono esposti ad agenti chimici, biologici, all’alcool, all’ammoniaca, alla candeggina, a tutti quei prodotti che normalmente si usano a casa, e che anche nelle mura domestiche causano intossicazioni o avvelenamenti, che possono costituire un rischio per la salute. Il servizio prevenzione e sicurezza negli ambienti dell’Asl di Milano nel 2015 aveva prodotto una serie di documenti sulla questione, incentrati sulla corretta valutazione dei rischi collegati ai prodotti chimici ma anche alle apparecchiature elettriche. Si poteva leggere come diventa necessaria un’adeguata areazione nei luoghi di lavoro e individuava alcune misure da adottare per ridurre al minimo i rischi:
Misure di protezione collettiva:
– “sostituzione delle sostanze tossico/nocive con prodotti meno irritanti;
– cura ed attenzione nel mantenere l’etichetta sull’apposito contenitore e a seguire le istruzioni d’uso;
– divieto di eseguire travasi di prodotti chimici in contenitori adibiti ad altri usi;
– interventi sull’organizzazione del lavoro soprattutto mirati a ridurre i tempi di esposizione;
– limitazione del numero dei lavoratori esposti;
– informazione, formazione e addestramento adeguati per ciascun lavoratore sull’utilizzo delle sostanze chimiche”.
Misure di protezione individuale:
– occhiali per la proiezione delle mucose oculari da schizzi di sostanze irritanti o corrosive durante le operazioni di travaso e miscelazione;
– guanti fino all’avambraccio per l’utilizzo di prodotti indicati come pericolosi;
– guanti normali quando vengono utilizzati prodotti che non hanno simboli di pericolo;
– stivali o scarpe chiuse e con suola antiscivolo per il lavaggio dei pavimenti;
– mascherine con filtri per l’utilizzo di prodotti riportanti la dicitura ‘tossico per inalazione’;
– qualsiasi altro DPI necessario all’espletamento del servizio richiesto”.
Ai pericoli chimici, elettrici e agli infortuni e alle malattie muscolo scheletriche dovute al carattere usurante del lavoro oggi si aggiunge anche il Coronavirus e diventa ancora più urgente il dibattito e la richiesta di maggior sicurezza per gli operatori.
Il sindacalismo spinge molto la lotta per ottenere più garanzie per gli addetti sia in termini contrattuali per il rinnovo del CCNL, sia per la sicurezza in genere sia per la reperibilità dei dispositivi di sicurezza individuale. Esempio lampante è lo sciopero generale indetto poco tempo fa dai sindacati conflittuali e le proteste recenti sul tema da parte dei lavoratori, che in tv sono stati incensati e trattati come eroi perché essenziali a pulire i reparti degli ospedali e a far ripartire l’economia pulendo e sanificando fabbriche, uffici e negozi che sono rimasti chiusi tanto tempo, ma nella realtà a volte non dispongono di tutti i mezzi di sicurezza necessari.
Appare evidente come gli operatori del settore debbano essere tutelati sia redditualmente che sui luoghi di lavoro. Il loro servizio è fondamentale. Non solo oggi, tra fase 2 e ripartenze delle attività produttive che necessitano di essere sanificate affinché siano salubri per tutti i lavoratori e per gli stessi datori di lavoro. Il controllo operaio legale chiama quindi prepotente per garantire a tutti il rispetto delle norme di sicurezza e dei protocolli. Il reddito di quarantena reclama il suo ruolo per sostenere i lavoratori in crisi con gli appalti o con le aziende inattive o con quelle che non riusciranno a riaprire. Necessitiamo di una patrimoniale che colpisca i ricchi per dare ai poveri, di misure per far pagare le tasse a chi le evade o a chi furbescamente trasferisce le proprie sedi legali in altri Paesi per non dover dichiarare i guadagni derivanti dalle operazioni finanziarie. Necessitiamo che siano i Paperon de Paperoni a pagare la crisi!
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LINK
Dati economici
https://www.jobbydoo.it/stipendio/addetta-pulizie
https://www.jobbydoo.it/descrizione-lavoro/addetta-pulizie
https://www.dimensionepulito.it/2020/02/24/servizi-di-pulizia-come-sta-il-mercato/
https://www.fondoasim.it/come-avviare-impresa-multiservizi/
Contratti
http://www.fedimprese.it/doc/CCNL_Pulizie-FedImprese-SNAPEL-FAMAR-CIU.pdf
https://www.fondoasim.it/contratto-nazionale-multiservizi/
https://www.onbsi.it/wp-content/uploads/2019/05/definitivo-CCNL.pdf
https://www.fiscoetasse.com/upload/CCNL-Imprese-pulizia-multiservizi-2011.pdf
Appalti
https://www.onbsi.it/wp-content/uploads/2019/01/rapporto-mercato-e-regole-ONBSI-DEF.pdf
https://www.legance.it/appalti-2020-novita-per-le-ritenute-fiscali/
Sicurezza sul lavoro
https://www.teknoring.com/guide/guide-sicurezza-e-ambiente/dpi-impresa-pulizia-rischi/
https://www.laborsecurity.it/prodotti-pulizie-quali-rischi-la-salute/
Proteste
http://www.filcams.cgil.it/multiservizi-in-7mila-in-piazza-per-il-rinnovo-del-contratto/