Pubblichiamo la traduzione di un appello apparso sul “Guardian” in favore dell’uscita del Regno Unito dall’UE nel prossimo referendum del 23 giugno, sottoscritto da personalità della sinistra britannica come Robert Griffiths, segretario del Partito Comunista, e dei sindacati come Mick Cash, segretario del Sindacato dei Ferrovieri e Lavoratori Marittimi.
Il Partito laburista guidato da Jerermy Corbyn, la cui vittoria aveva destato grande entusiasmo nella sinistra italiana, si è invece schierato per la permanenza nell’Unione.
LA UE È ORA UNA ISTITUZIONE PROFONDAMENTE ANTI-DEMOCRATICA
The Guardian, 17 febbraio 2016.
La farsa miserabile della “rinegoziazione” di David Cameron sulla permanenza del Regno Unito nell’UE è servita solo a sottolineare la natura regressiva e antidemocratica di tale istituzione.
Sappiamo, dall’austerità estrema imposta al popolo greco, che l’Unione non è solo antidemocratica nel suo funzionamento interno, ma antidemocratica anche nel senso profondo che le sue istituzioni non permettono alla visione democraticamente espressa dalla maggioranza del popolo di imporsi se si mette di traverso rispetto al progetto liberista.
L’UE è irreversibilmente dedita a privatizzazioni, tagli allo stato sociale, abbassamento dei salari e erosione dei diritti sindacali. Questo è il motivo per cui le forze dominanti del capitalismo britannico e la maggioranza dell’elite politica sono a favore della permanenza nell’UE.
L’UE è irrevocabilmente impegnate nel TTIP e altri nuovi trattati commierciali, che rappresentano il più grande trasferimento di potere verso il capitale che si sia mai visto in una generazione.
Le affermazioni riguardo al fatto che la libera circolazione dei lavoratori all’interno dell’UE sia una barriera contro la xenofobia non sono altro che falsità. Senza diritti lavorativi e un’alternativa all’austerità, i migranti sono e saranno preda di ostili forze razziste che ci sia o meno l’accordo di Schengen. E, ancora più seriamente, la “Fortezza Europa” comporta che quelli al di fuori del gruppo di nazioni UE vengano fatti oggetto, se sono fortunati, di feroci discriminazioni, e di affogamento nel Mediterrano, se non lo sono.
Noi ci schieriamo per la visione positiva di una futura Europa fondata sulla democrazia, sulla giustizia sociale e sulla sostenibilità ecologica, non sugli interessi di profitto di una elite ristretta.
Per queste ragioni siamo impegnati nel portare il popolo a votare per abbandonare l’Unione Europea nell’imminente referendum sulla permanenza del Regno Unito.