Roma, 21 giugno: un incontro per riflettere su come costruire unitariamente un movimento al comunismo

Link all’evento Facebook

 

Proviamo ad analizzare insieme i risultati elettorali del 26 Maggio.

Alla crisi oggettiva e irrisolvibile del capitalismo non corrisponde lo sviluppo del conflitto e con esso di una soggettività cosciente che miri al superamento di tale sistema iniquo. Le lavoratrici e i lavoratori con le loro organizzazioni non escono rafforzati dalle elezioni europee. La bassa affluenza alle urne non è accompagnata dalla lotta di classe degli oppressi e lo scarso risultato delle forze politiche che mirano a rappresentare gli sfruttati unita alla schiacciante vittoria delle forze liberiste e reazionarie non prelude a nulla di buone né in Italia né in Europa.

Che fare?

Possiamo definirci autosufficienti? È possibile immaginare un percorso che punti a unificare tutte le migliori esperienze politiche comuniste nella direzione di un movimento al comunismo?

Costatando che il PD è una forza liberista e che la mancanza di una alternativa al governo potrebbe rafforzarlo, vi è la necessità di rompere l’egemonia degli sfruttatori praticando, di contro al settarismo, una lungimirante politica delle alleanze di classe. Con quali vertenze, movimenti, battaglie territoriali, costruire il fronte anticapitalista e l’unità delle lotte sociali e sindacali ossia l’unità di tutta la classe?

È possibile immaginare un fronte politico e sociale dove ci misuriamo su delle campagne nazionali come ad esempio la lotta contro le politiche di austerity targate UE (la prossima legge di stabilità), i decreti sicurezza 1 e 2, la lotta al razzismo?

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...