Grecia – La condanna di Alba Dorata è una vittoria storica del movimento antifascista

È tempo di far crescere e generalizzare la lotta

L’imponente manifestazione antifascista del 7 ottobre ad Atene

Dichiarazione della Nuova Corrente di Sinistra (NAR), Grecia – 7 ottobre 2020

Davanti a decine di migliaia di persone e di giovani, in una delle più grandi manifestazioni antifasciste degli ultimi anni, è stata annunciata la sentenza del tribunale che dichiara Alba Dorata un’organizzazione criminale e ne condanna la dirigenza per avervi partecipato e averla guidata. Sotto la costante mobilitazione del movimento, soprattutto dopo l’assassinio di Pavlos Fyssas, il tribunale è arrivato a quello che la vita stessa aveva gridato tante volte, anche attraverso la morte di persone innocenti: Alba Dorata è un’organizzazione criminale. Questo perché è stata un’organizzazione neonazista, fascista e nazionalista, la lunga mano armata dello Stato e del capitale.

La sentenza del tribunale è una vittoria per il popolo in lotta e per il movimento antifascista, per tutti coloro che hanno contribuito a mantenere aperto il fronte contro Alba Dorata e la minaccia fascista. È il movimento antifascista che ha dato battaglia nelle strade e nella società, che ha tolto l’aria alla banda neonazista e ha posto le condizioni per la sua persecuzione e condanna. È dimostrato, ancora una volta, che i movimenti popolari e giovanili di massa possono scrivere la storia, che la lotta può portare vittorie e cambiare il corso degli eventi.

Alba Dorata non è stata sconfitta dai partiti parlamentari, dalla democrazia borghese e dalle istituzioni (in realtà è stata usata molte volte per fare il lavoro sporco), ma dal movimento operaio, popolare e giovanile nei quartieri, nei luoghi di lavoro, nelle scuole. È stata sconfitta dalla poliedrica rete antifascista, dagli avvocati della parte civile e da tutti coloro che hanno combattuto la battaglia del processo, e soprattutto dalla madre di Pavlos, Magda Fyssas.

Il governo di Nuova Democrazia e il sistema di potere borghese temono proprio questo mondo che resiste. Per questo hanno lanciato un attacco di polizia non provocato per disperdere il grande raduno e per dimostrare la loro volontà di scoraggiare le forze in lotta. Si è trattato di un attacco predeterminato, parte della preparazione dei meccanismi repressivi per affrontare le acute tensioni sociali provocate dalla multiforme crisi capitalistica e dall’attacco del capitale ai lavoratori e ai giovani.

Dopo la vittoria di oggi, la lotta continua con un nuovo slancio:

Per la sconfitta del fascismo, del nazionalismo e del razzismo, così come delle bande nate dai germi della crisi, della povertà e della disoccupazione. Nel clima creato dalla feroce concorrenza delle oligarchie greco-turche e dai piani imperialisti della nostra regione, dalle politiche disumane del governo e dell’UE contro i rifugiati e gli immigrati, dall’oscurantismo e dall’irrazionalità, la politica barbarica dell’estrema destra sta diventando in molti settori la politica dominante del governo greco e dell’UE.

Per i diritti e le libertà democratiche, oggi violati con tanta enfasi dalle forze della repressione e da un quadro legislativo soffocante di totalitarismo parlamentare, che mette in gesso il diritto alla manifestazione, allo sciopero, alla libera espressione.

Per la sconfitta e il rovesciamento della politica antipopolare governo-UE-capitale. Il governo di Nuova Democrazia, che è costretto a emarginare Alba Dorata, incoraggia e riproduce al tempo stesso il concetto e la pratica politica di estrema destra, nazionalista e razzista.

Per una linea politica di lotta e di rovesciamento del sistema capitalistico, che dà vita al fascismo e alla barbarie.

Il governo di Nuova Democrazia e il sistema politico borghese in generale, fanno apparire Alba Dorata come un parto del “populismo”, come una parentesi che si chiude attraverso le istituzioni borghesi. Per affrontare gli “estremisti”, vogliono imporre d’ora in poi una politica antidemocratica estremista, basata sulla legittimazione della finta democrazia borghese. Abbiamo visto la manifestazione di questa logica oggi, quando “l’istituzione” della polizia greca ha attaccato gli antifascisti. La politica antipopolare del governo-capitale europeo è estremista e per questo ha spesso bisogno del pugno di ferro dei gruppi fascisti. La “democrazia” del capitale non è la medicina, è la malattia.

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