La spirale di violenza innescata in Medio Oriente dall’assassinio del generale iraniano Soleimani per ordine di Trump, il divampare della guerra civile in Libia e la decisione statunitense di spostare in Italia decine di testate nucleari hanno segnato profondamente questo inizio 2020. L’area mediorientale e mediterranea, al centro della quale si trova il nostro paese, è minacciata dal concreto pericolo di una conflagrazione bellica dalle conseguenze e dall’ampiezza imprevedibili.
Per questo motivo, durante tutto il mese di gennaio si sono moltiplicate le iniziative di resistenza e di lotta contro la guerra. Fronte Popolare, nel quadro dell’unità d’azione delle sinistre di opposizione, ha preso parte alle iniziative che maggiormente si sono caratterizzate da un lato per il rifiuto di ogni autoreferenzialità e per l’apertura alla società, dall’altro per la chiarezza antimperialista.
A Milano, il Coordinamento Unitario delle Sinistre d’Opposizione ha convocato un presidio nella serata di lunedì 13 gennaio in Largo Donegani, di fronte al Consolato Generale USA. A Torino si è tenuto un presidio nella mattinata di sabato 25 gennaio in Piazza Castello.
Siamo stati in prima linea in entrambe le occasioni, con spirito unitario e propositivo, per la costruzione di un movimento non solo contro la guerra, ma contro tutti gli imperialismi, a cominciare certamente da quello USA, ma senza dimenticare quello dell’Unione Europea, forte del passato colonialista delle nazioni che la compongono e della loro attuale presenza militare tanto in Medio Oriente quanto in Africa.
Milano, 13 gennaio
Torino, 25 gennaio