Cologno Monzese (Milano): l’amministrazione comunale fascio-leghista tenta di censurare la verità storica sulle foibe

Leggi il comunicato ufficiale della Rete Antifascista Cologno

 

Lega e CasaPound all’attacco censorio contro la libertà di espressione, per occultare la verità storica sulle foibe. Accede a Cologno Monzese, alle porte di Milano, dove la Rete Antifascista Cologno, alla quale partecipa anche la cellula di Fronte Popolare della Martesana, ha organizzato una iniziativa dal titolo “Le foibe nelle complesse vicende del confine orientale 1920-1947”, con relatrice la giornalista e ricercatrice storica Claudia Cernigoi, volta a contrastare le menzogne che la vulgata di destra propaganda ogni anno in occasione del cosiddetto “Giorno del ricordo” a proposito delle foibe e delle vicende ad esse connesse.

Due giorni fa, gli antifascisti colognesi si sono visti improvvisamente revocare l’autorizzazione, inizialmente concessa, a tenere la loro conferenza in un auditorium comunale, senza che venisse fornita una motivazione per la decisione.

A chiarire le vere ragioni della censura tentata dall’amministrazione colognese, sono giunte le dichiarazioni del sindaco leghista Rocchi all’edizione web del quotidiano “Avvenire”: «Riteniamo che la conferenza in oggetto, tenuta da una relatrice famosa per le sue posizioni negazioniste e revisioniste sulle foibe e l’esodo istriano facilmente rinvenibili in internet, non sia per niente opportuna a ridosso di una ricorrenza come il Giorno del Ricordo, così importante per tutti i cittadini. Pertanto, in accordo con l’intera giunta comunale, si è deciso di non autorizzarne lo svolgimento il 7 febbraio ma in data successiva da concordare con l’amministrazione».

A Cologno, comune che con la sua amministrazione della Lega e i suoi consiglieri comunali neofascisti ha ospitato già più di una volta iniziative di CasaPound e persino la rievocazione storica di un accampamento militare nazista, la cittadinanza sarà in questi giorni bombardata con quattro iniziative diverse sul tema foibe, ovviamente tutte schierate da una parte: quella della non storicità e non scientificità della ricostruzione dei fatti.

Nei giorni scorsi il consigliere comunale di CasaPound aveva preteso che l’iniziativa degli antifascisti venisse impedita: l’amministrazione ha eseguito a testa bassa, senza addurre nessuna motivazione, senza un comunicato ufficiale, ma solo perché pungolata da un neofascista.

L’iniziativa si terrà ugualmente, a Brugherio, presso il Salone della Casa del Popolo in piazza Cesare Battisti 1, ma la cosa non finisce qui!

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