Che cosa comporta il CETA, accordo di libero scambio UE-Canada, e perché opporsi

A maggio 2018 si è deciso che gli “accordi di libero scambio” dell’Unione Europea non saranno più ratificati con voto dei parlamenti nazionali. Un salto qualitativo enorme nella costruzione della superpotenza imperialista UE e del suo ruolo nei mercati globali, oltre che un colpo durissimo al controllo democratico e alla sovranità popolare. E di questi accordi ce ne sono tantissimi in via di definizione, tra cui il nuovo TTIP con gli USA che è alle prime mosse.

Nel frattempo, l’ultimo di quegli accordi sottoposto a ratifica dei parlamenti, il CETA (Comprehensive Economic and Trade Agreement) tra UE e Canada, procede a tappe forzate verso la piena entrata in vigore, dopo essere entrato in fase di applicazione provvisoria il 21 settembre 2017.

Quali sono le caratteristiche di questo accordo?

– I negoziati sono stati condotti nella massima segretezza, impedendo la trasparenza dei contenuti per l’opinione pubblica.

– Le norme sanitarie europee non verranno rispettate nella produzione delle merci canadesi in entrata nell’UE, in particolare per quanto riguarda pesticidi e OGM. Questo in ossequio alla concorrenza al ribasso per vendere di più a scapito della salute pubblica.

Aumento dell’impatto ambientale delle produzioni, come conseguenza del modello produttivista da capitalismo feroce che l’accordo promuove.

Aggravamento delle condizioni di vita dei lavoratori del settore agricolo, che saranno vittima di un ulteriore incremento della competizione selvaggia sul mercato. Un problema vitale, in un grande paese agricolo come l’Italia.

– Sviluppo degli arbitrati internazionali per risolvere le controversie fuori dai tribunali: vengono esautorate le legislazioni nazionali, spazzando via anche le ultime parvenze di sovranità popolare delle cosiddette “democrazie liberali”.

I sostenitori del CETA rispondono che esso aumenta le esportazioni. Sempre la stessa logica: a lorsignori i profitti, a noi disoccupazione, povertà, malattie e inquinamento!

Contro il CETA, il nuovo TTIP e tutti gli accordi di libero scambio che mirano a consolidare il dominio mondiale del neoliberismo sulla nostra pelle, teniamo alta la guardia e mobilitiamoci!

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