Il lavoro è la forza che muove la società e la spinge a progredire. Lo si vde più che mai in queste settimane: sono le lavoratrici e i lavoratori di tutti i settori attivi malgrado il coronavirus – dagli ospedali alle produzioni essenziali, dalla logistica ai servizi – a permetterci di far fronte all’emergenza sanitaria.
Eppure ogni giorno – e da ben prima del Covid 19 – in Italia si muore sul lavoro nelle fabbriche, nei cantieri e nei campi, mentre ci si affanna per portare a casa salari sempre più miseri. Eppure milioni di piccoli commercianti, artigiani e lavoratori autonomi vengono strozzati dallo sfruttamento selvaggio che maschera la loro illusoria qualità di “imprenditori di se stessi”.
Chi domina la nostra società – i ricchi e i loro organi di propaganda – si sforza quotidianamente di seminare tra le lavoratrici e i lavoratori il fatalismo e la rassegnazione, perché non si rendano conto del potere che già hanno di cambiare le cose.
I principi scritti nella Costituzione devono smettere di essere lettera morta! A partire dalla tutela della salute, costruiamo forme nuove di controllo e partecipazione a partire dai luoghi di lavoro! Basta con lo sfruttamento, lo strozzinaggio e la violenza di speculatori, azionisti, istituzioni finanziarie!
PIÙ POTERE A TUTTI I LAVORATORI!