Nell’ambito della nostra campagna “25 Aprile 2020 – Mai così uniti”, pubblichiamo il messaggio di auguri per il 75° Anniversario della Liberazione inviatoci dal compagno Vladimir Lakeev, Primo Segretario del Comitato Centrale del Partito Comunista Unito della Federazione Russa, e dalla compagna Darya Mitina, Segretaria Internazionale del Partito.
Il saluto dei comunisti del Paese della Rivoluzione d’Ottobre e della Grande Guerra Patriottica contro il nazifascismo, con il suo grande significato simbolico, chiude la nostra campagna di comunicazione per il 25 Aprile.
Fino al 25 Aprile, ogni giorno pubblicheremo messaggi da ogni parte del mondo.
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Vladimir Lakeev
Cari compagni!
Oggi, in questa storica giornata, il Partito Comunista Unito si congratula con i membri e i sostenitori di Fronte Popolare per la grande data – il 75° anniversario della completa Liberazione dell’Italia dai fascisti e dagli invasori tedeschi.
Questa data ispira un senso di orgoglio non solo al popolo italiano, ma a tutta la sinistra, a tutti gli attivisti per la causa dei lavoratori nel mondo, perché siamo orgogliosi della grande vittoria dell’insurrezione nazionale italiana. Sappiamo bene che in prima fila tra i partigiani, gli organizzatori degli scioperi nelle fabbriche e nella Resistenza vi erano i comunisti. La Resistenza fu articolata in diversi settori, di differenti orientamenti politici, ma furono i comunisti a offrire un contributo decisivo al loro coordinamento, furono le brigate comuniste garibaldine a mostrare esempi di coraggio e di eroismo di massa. Oggi è il 21 aprile. Fu in quel giorno che Bologna fu liberata nel 1945. Il 23 aprile Modena fu liberata e ben presto i fascisti lasciarono per sempre Milano, Genova, Torino e Venezia. Furono grandi giorni!
Il nostro Partito sviluppa le relazioni più calorose e stabili con il Fronte Popolare italiano. Siamo stati molto ispirati e abbiamo ricevuto un’enorme carica di vivacità quando abbiamo ricevuto una folta delegazione di Fronte Popolare per il 3° Congresso dell’OKP, che è stato molto importante per noi. Crediamo che in futuro il nostro rapporto non potrà che rafforzarsi.
Oggi, nel momento in cui il mondo intero è investito dall’epidemia del coronavirus COVID-19, già vediamo come il capitalismo dimostri il suo esaurimento, opportunità molto limitate nel mondo contemporaneo, e quando l’epidemia sarà finita, i problemi socio-economici si aggraveranno in tutto il mondo, per tutti i lavoratori.
Coinvolgeremo nel movimento di protesta tutti coloro che hanno compreso l’inutilità del capitalismo. Penso che in Italia, in una prospettiva storica a breve termine, siano ipotizzabili eventi che potrebbero portare l’Italia sulla strada della trasformazione socialista. Vi mandiamo i nostri più cordiali saluti, cari amici!
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Darya Mitina
Cari compagni!
Settantacinque anni fa, il 25 aprile 1945, nella città di Milano, il Comitato di Liberazione Nazionale italiano proclamò l’inizio di un’insurrezione antifascista italiana contro l’occupazione tedesca e i resti delle orde di Mussolini.
La Liberazione dell’Italia fu sostenuta da soldati sovietici, partigiani sovietici. Sappiamo con quale emozione e con quale amore gli italiani custodiscono i monumenti sovietici all’Eroe dell’Unione Sovietica ed eroe nazionale italiano Fyodor Poletaev, che il popolo italiano chiamava teneramente “Poetan”, a “Capitano Russo” – comandante della brigata sovietica Vladimir Pereladov, ad Alexey Kubyshkin, che gli italiani chiamavano “Alessio Kulishkin”, e ad Alexey Fleisher, che ha comandato la liberazione di Roma. Tutti questi monumenti sono conservati con cura dagli italiani e vi ringrazio molto per questo.
I nostri due popoli hanno combattuto fianco a fianco contro il contagio fascista. Mentre a metà del 1944 i partigiani garibaldini contavano circa 30.000 combattenti, nell’aprile 1945 la sola Genova contava su un quarto di milione di partigiani. Decine di migliaia di partigiani sovietici hanno combattuto in queste file. 500 di loro hanno dato la vita in quella lotta. Gli italiani ne serbano un attento ricordo.
Sappiamo che oggi festeggiate il 75° Anniversario della Liberazione dell’Italia, ma in formato virtuale. Purtroppo l’epidemia globale ha paralizzato il mondo, e quest’anno non ci sarà una celebrazione solenne in Piazza Venezia a Roma, da cui di solito iniziano tutte le celebrazioni. È molto simbolico che l’epicentro della vostra celebrazione sarà ancora una volta Milano, una città storica che ha deciso di liberarsi una volta per tutte dagli invasori fascisti.
Vi mandiamo un grande saluto e vi ringraziamo per custodire la memoria di quei giorni eroici. In questi giorni siamo con voi, nonostante le difficoltà del momento. Purtroppo quest’anno non potremo festeggiare insieme a voi come previsto, ma siamo sicuri che alla fine di questa epidemia infernale non saremo più insieme solo nei nostri pensieri, ma “offline”!
Desideriamo porgervi il nostro saluto e, in voi, a tutti gli eredi della tradizione garibaldina, a tutti coloro per i quali la solidarietà sovietico-italiana e russo-italiana è importante. Per voi, le immortali parole di una canzone immortale cantata dai partigiani.
Insieme cantano “Bandiera Rossa”.